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Il bilancio

Udine in 300 avviano gli scontri: si sono staccati dal corteo pacifico di 9mila persone

Sono almeno 15 le persone trattenute negli uffici della Questura. Nella conferenza stampa dopo Italia-Israele la solidarietà di Gattuso ai cronisti

Redazione La Sicilia

15 Ottobre 2025, 00:08

01:08

Udine in 300 avviano gli scontri: si sono staccati dal corteo pacifico di 9mila persone

Sono almeno 15 le persone trattenute negli uffici della Questura di Udine. Si tratta di manifestanti bloccati nel corso degli
scontri che si sono verificati questa sera a margine del corteo pro Pal. Nelle prossime ore anche con l’ausilio dei numerosi filmati
che sono stati girati saranno contestate diverse responsabilità nelle violenze. Durante gli scontir sono rimasti feriti due giornalisti, di cui uno, alla testa, in modo serio.

In totale sono stati 300 i manifestanti che al termine del corteo si sono staccati dalla manifestazione tentando di sfondare il cordone delle forze dell’ordine. Secondo le stime della Questura, alla manifestazione partita da piazza della Repubblica hanno partecipato in tutto, pacificamente, circa 9mila persone.

Secondo una ricostruzione, la situazione è degenerata quando i circa 300 manifestanti, presumibilmente appartenenti ad aree anarchiche e dei centri sociali, hanno tentato di sfondare i cordoni di sicurezza in piazza Primo Maggio, prima nei pressi della Chiesa delle Grazie, poi su viale della Vittoria, con l'obiettivo di dirigersi verso lo stadio.

Gli agenti in servizio di ordine pubblico, schierati a presidio dell’area, li hanno bloccati; contro le forze dell’ordine sono stati lanciati sassi e materiale pirotecnico. La polizia ha risposto con cariche di alleggerimento usando idranti e lacrimogeni per disperdere il gruppo.

Altri tentativi di riformare il corteo sono stati più volte respinti e l’area è stata poi sgomberata fino a ripiegare in piazza della Repubblica, dove la manifestazione era partita nel pomeriggio. Qui i manifestanti rimasti sono stati bloccati; successivamente le forze dell’ordine hanno lasciato l’area. 

Dal tecnico della nazionale Gennaro Gattuso intanto arriva la solidarietà ai giornalisti feriti nel corso degli scontri. «Tutta la mia solidarietà e vicinanza ai giornalisti feriti negli scontri», ha detto  chiudendo la conferenza stampa dopo la vittoria con Israele.
«Mi spiace per chi è stato colpito da una pietra in testa mentre faceva il proprio lavoro - ha aggiunto -: sapevamo che il clima non sarebbe stato facile. Per settimane si è discusso persino se questa gara sarebbe stata disputata. Alla fine questo clima di tensione lo abbiamo un pò pagato. Adesso speriamo tutti in giornate più felici. Ringrazio i 10mila allo stadio, che sembravano tre volte tanti e anche gli oltre 6 milioni davanti alle tv. Sapremo renderli orgogliosi».