Calcio
Udine, scontri per il match tra Italia e Israele, giornalisti feriti. Fischiato l'inno avversario
Colpito alla testa un inviato di Local team ed Elisa Dossi (Rainews 24). Diverse persone ammanettate e tratte in arresto da parte delle forze dell’ordine dopo gli scontri in piazza

Feriti e diverse persone ammanettate e tratte in arresto da parte delle forze dell’ordine dopo gli scontri in piazza Primo Maggio a Udine a margine del corteo Pro Pal. La situazione è delicata, con un secondo camion di idranti che ha sparato acqua verso la folla per cercare di disperdere le persone. L'agenzia Italpress ha riportato inoltre aggressioni anche ai giornalisti delle emittenti locali che stanno seguendo l’evento, con la parte pacifica del corteo che ha invitato le persone ad allontanarsi dalla piazza. L'episodio è stato confermato anche da Ansa: un inviato del Local team ha riportato un trauma cranico importante. Colpita con una pietra anche la giornalista Elisa Dossi (Rainews 24): le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni. Colpito anche un carabiniere.
Dentro lo stadio intanto è stato fischito l’inno israeliano prima dell'inizio della partita di qualificazione al Mondiale di calcio.
Circa 10 mila gli spettatori, alcuni dei quali hanno risposto ai fischi con applausi.
«Italia-Israele non si doveva giocare», sono le parole che vengono urlate al megagono prima che il corteo pro Pal lungo le vie di Udine iniziasse. Poi, a fine manifestazione e con la partita in corso, si sono verificati gli scontri in strada con le forze dell’ordine.
Alcuni manifestanti coinvolti nelle tensioni al corteo Pro Pal in corso a Udine hanno sollevato transenne per colpire i blindati della polizia. Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa con manganello e scudo hanno risposto respingendoli. Sono stati lanciati anche lacrimogeni. Le tensioni si stanno verificando in via della Vittoria. Fino a ora il corteo si era svolto pacificamente e la maggior dei manifestanti è rimasta in piazza Primo maggio, punto di arrivo del corteo.
In tribuna stampa allo stadio Friuli e a bordo campo giornalisti e cronisti per immagini hanno onorato la memoria dei colleghi morti a Gaza indossando il fiocchetto nero consegnato dai rappresentanti Ussi, l'Unione della stampa sportiva.
«Siamo vicini ai colleghi feriti a Udine, tra cui la cronista di RaiNews24 Elisa Dossi, colpita durante la cronaca del corteo a sostegno del popolo palestinese. Condanniamo con fermezza ogni forma di violenza e aggressione nei confronti dei giornalisti, qualunque ne sia la matrice, e invitiamo tutti - media, politica e commentatori - ad abbandonare i toni incendiari e le semplificazioni faziose che non fanno che alimentare tensioni e odio. Il diritto di informare e quello di manifestare pacificamente devono restare entrambi presidi di democrazia e libertà», ha affermato in merito agli episodi di questa sera il sindacato Unirai.
Rai «condanna con fermezza ogni forma di violenza e intolleranza che si è verificata oggi a Udine in occasione del corteo pro Palestina, durante il quale una nostra giornalista di RaiNews24, Elisa Dossi, è stata colpita da una pietra mentre stava svolgendo il proprio lavoro di cronaca all’esterno dello stadio, in occasione della partita Italia-Israele».
«La collega - si legge in una nota - è stata prontamente soccorsa e si trova ora al pronto soccorso di Udine, dove le vengono prestate le cure necessarie».