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Udine, il video degli scontri tra pro Pal e forze dell'ordine per la partita Italia-Israele
Lanci di transenne e arresti. Feriti due giornalisti, di cui uno in modo serio, e un carabiniere
"Non si gioca contro chi rappresenta uno Stato genocida e di apartheid come Israele". Con queste parole è partito da piazza della Repubblica il corteo promosso dal Comitato per la Palestina di Udine contro la partita di calcio Italia-Israele valevole per i playoff nella corsa alle qualificazioni ai Mondiali 2026. Ad aprire, gli esponenti della comunità palestinese che hanno denunciato "il genocidio del popolo palestinese" e chiesto "il riconoscimento di uno Stato di Palestina come unica soluzione per il Medio Oriente". Sono oltre 5mila i partecipanti, secondo una prima stima della Questura.
Al megafono chi protesta continua a ripetere: "Non si doveva giocare". Ogni tanto viene acceso un fumogeno. Lungo il corteo anche una maxi bandiera della Palestina. Dal corteo, aperto dallo striscione del Comitato per la Palestina di Udine, si levano cori come "Palestina libera" e "Gaza libera". Registrate tensioni con la polizia in piazza 1 maggio.
Negli scontri è rimasto ferito alla testa un inviato di Local team, le cui condizioni appaiono serie a causa di un trauma cranico, ed Elisa Dossi (Rainews 24). Ferito anche un carabiniere. Diverse persone ammanettate e tratte in arresto da parte delle forze dell’ordine dopo gli scontri in piazza
(Servizio su Ansa Di Giada Caruso)