Le intercettazioni
Cuffaro e la spartizione delle poltrone della sanità: «Non mi scassare la m.... o faccio saltare il banco»
Il periodo caldo della nomina dei Commissari. Roberto Colletti, in scadenza, compulsa il suo sponsor politico. L'ex governatore: «Prima vedo Schifani e vediamo che aria tira»
«A parte le minchiate del sorteggio». Parlava così Totò Cuffaro l'anno scorso con Roberto Colletti, ex manager dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo, dopo la diffusione di un comunicato della Dc che cercava di tacere le polemiche sorte dopo un'intervista rilasciata da Carmelo Pace in ordine a un “tavolo ristretto” della sanità. Il periodo, infatti, era quello delle nomine dei manager della sanità. Un piatto su cui tutti i partiti politici vogliono puntare. Cuffaro cercava, quindi, di rasserenare «l'amico d'infanzia» spiegando che la nota aveva solo lo scopo di «allontanare da sé eventuali sospetti di ingerenza nel mondo della sanità».
Ma invece l'ex governatore siciliano, che avrebbe ancora alla sua corte anche talpe nel mondo delle forze dell'ordine che lo avrebbero avvisato di essere nel mirino degli investigatori, aveva un peso non indifferente nella scelta delle poltrone da spartire. Fra novembre e gennaio 2014 Colletti e Cuffaro si sentono più volte. Sta per scadere la nomina a Commissario del Civico e Colletti non vuole certo restare fuori dai giochi e quindi pressa il suo main sponsor. Il 10 gennaio 2024 Cuffaro lo tranquillizza: «Prima vedo Schifani e poi vedo te ...vediamo che aria tira...». Due giorni dopo lo rassicura: «stanno cominciando le danze»). Fino a quando il 22 gennaio il leader della Dc annuncia che sarebbe riuscito ad «Aprire uno spiraglio importante».
Cuffaro spiega che per poter avere ciò che chiede, dovrà rinunciare a qualcosa: «Alle fine sarò costretto a rinunciare ad Agrigento se no il Civico non me lo danno ma… va beh, troviamo una soluzione. Tu non ne sai niente. Ho detto – se voi fate la cosa sulla… Faraoni (l'assessora alla Salute), io non voglio rotti i coglioni – ho detto – con franchezza, io voglio confermato Colletti -, - ah, ma se al Civico, no -, gli ho detto… - Marcè non mi scassare la minchia sul Civico perché se no faccio saltare il banco, per essere chiaro, va. Perché adesso state esagerando».
E alla fine, il 1 febbraio 2024, arriva la vittoria di Cuffaro. Colletti diventa commissario straordinario di Villa Sofia (non più del Civico). E l'ospedale diventa fra le strutture che «devono rispondere» a lui. E infatti, quando Colletti si insedia, l'ex governatore è chiaro: «non fare né amministrativo né sanitario se non concordi con me…». Per avere il placet di Cuffaro, il manager chiede prima di poterlo incontrare. E così sarà: gli incarichi avvengono dopo una visita a Cuffaro nella casa di Mondello.

