SERIE A
Botta e risposta Fabregas-Tudor dopo il ko della Juve a Como: ecco cosa si sono detti
Polemiche dopo le parole della vigilia dell'allenatore bianconero: e in conferenza stampa il tecnico spagnolo si è tolto qualche sassolino

Botta e risposta tra Cesc Fabregas e Igor Tudor in conferenza stampa dopo la sfida che ha visto il Como battere la Juventus.
Tutto nasce da una frase del tecnico bianconero alla vigilia: «Il Como è una finta piccola, ha speso molto e soprattutto l'allenatore ha scelto tutti i giocatori acquistati», aveva detto.
Fabregas ha replicato così: «Mi rivolgo con rispetto a 'mister Tudor', visto che sabato lui mi ha chiamato "allenatore del Como". Io lo chiamo mister Tudor. È un grande allenatore e la Juve un club immenso. Ha detto che noi siamo un esempio e che io prendo tutti i calciatori: magari non gli hanno spiegato bene tutta la storia...».
«Milan, Inter e Juve l’identità ce l’hanno sempre - ha detto ancora Fabregas -. Anche l’anno scorso potevamo battere una tra Juve, Milan e Inter, ma magari saremmo finiti in B. Tudor ha un altro tipo di lavoro da fare, deve vincere sempre. Noi no
Poi arriva la controreplica di Tudor: «Non so cosa abbia detto Fabregas, può dire quello che vuole. Sono cose sue e io dico il mio».
Fabregas era comunque ragginate dopo la vittoria: «Oggi eravamo tutti uniti ed erano più di 50 anni che non battevamo la Juventus - ha detto l'allenatore spagnolo - . Per me è un punto d’orgoglio per club, squadra e città». «Tutti hanno capito che partita era - ha detto ancora - contro una squadra che tra tre giorni è a Madrid, partite così di Champions io come allenatore del Como al momento le vedo come in un’altra dimensione. Per questo do tanto valore ad aver vinto contro la Juventus e tatticamente abbiamo preparato molto bene la partita».
Una vittoria ancora più dolce perché sugli spalti c'era anche Arsene Wenger che ha anche parlato con Nico Paz: «Abbiamo parlato di calcio e tante cose. Wenger è stato l’allenatore che mi ha dato la carriera. Nico Paz lo stiamo portando ad un altro livello, grazie a lui, a come lavora e alla sua umiltà, credo sia un campione. Sono tranquillo per il suo futuro. Capisco quando un giocatore ha la testa per diventare un top o se è uno da una stagione e basta. Lui può arrivare dove vuole».
Per quanto riguarda invece la partita della, l'allenatore biancoero Tudor ha rimproverato la squadra per come ha preso il primo gol: «E' stata una partita difficile contro una squadra organizzata bene, nel primo tempo abbiamo preso questo gol all’inizio su calcio piazzato, che non si può prendere».
«Nel secondo tempo la partita è stata molto spezzettata per i falli e per i loro comportamenti - ha detto ancora Tudor -. Poi è finita dopo il 2-0, volevamo fare qualcosa con due attaccanti e non siamo riusciti».