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Vanessa Incontrada dice “sì”: nozze in Toscana con Rossano Laurini dopo la crisi. L’amore che torna, più forte di prima
Dalla separazione al “re-innamoramento”, fino alla scelta di una cerimonia intima tra amici e parenti: la conduttrice e attrice annuncia il matrimonio con l’imprenditore toscano
La scena è semplice e disarmante: una cucina di casa a Follonica, due tazze ancora tiepide, un sorriso che smonta tutte le difese. «Che ne dici se facciamo questo passo?». La risposta arriva senza esitazioni, come quando riconosci un luogo familiare dopo un lungo viaggio: «Sì». Così, con parole piccole e decisive, Vanessa Incontrada annuncia che sposerà Rossano Laurini. Un “sì” che arriva dopo sedici anni insieme, due anni di stop, lunghe riflessioni, e un “re-innamoramento” messo nero su bianco nell’intervista esclusiva a Vanity Fair uscita a fine ottobre 2025. Niente fuochi d’artificio, niente effetti speciali: è l’intimità la chiave di questa storia che torna a vibrare.
Un amore che ha imparato a cambiare ritmo
Nella loro storia ci sono date che contano. 2007: l’inizio della relazione. 2008: la nascita di Isal, il figlio che hanno cresciuto proteggendolo da clamori e semplificazioni. Poi, più di recente, la decisione – faticosa, necessaria – di fermarsi. La coppia si è separata per circa due anni, un tempo riconosciuto da entrambi come spazio per capire «cosa non funzionava». Non un naufragio, semmai una sosta in rada. A raccontarlo è la stessa Incontrada, che più volte, anche in tv a Verissimo, ha parlato di un sentimento ridiventato nuovo: la voglia di “riconoscersi”, la sorpresa di riscoprirsi complici, un rinascimento personale e di coppia.
Il matrimonio: dove, quando, come
I dettagli, quelli che interessano al pubblico e rassicurano gli affetti, ci sono. Le nozze si terranno in Toscana, “a casa”, dopo l’estate 2026, con ogni probabilità tra settembre e ottobre, seguendo una linea precisa: cerimonia intima, sobria, circondata da amici e parenti. Niente sfarzo a ogni costo, niente scenografie eccessive. L’organizzazione è già affidata a una professionista di fiducia, la wedding planner La Iaia, mentre l’abito porta la firma dello stilista Antonio Riva, nome caro alla sposa. È la fotografia di un matrimonio pensato per emozionare chi lo vivrà davvero, non per stupire chi lo guarderà da lontano.
“Non lo faccio perché ‘bisogna’”: la scelta adulta di dire sì
C’è un punto, nella narrazione di Vanessa, che merita di essere sottolineato: il matrimonio non è un tributo all’anagrafe, non nasce per un dovere verso il figlio – oggi adolescente – né per motivazioni religiose. È una scelta di libertà e consapevolezza. «È la prima volta che mi sposo e mi diverte», ha spiegato la conduttrice, con quella leggerezza che non è mai superficialità. È il contrario: un sentimento messo alla prova, fatto maturare, tornato pieno dopo la distanza. Un “sì” molto più significativo oggi che non ieri, proprio perché nato da una verifica.
Chi è Rossano Laurini: il profilo del futuro sposo
Di Rossano Laurini si sa quello che serve, e a lui va bene così: imprenditore toscano, a lungo direttore artistico di locali tra Follonica e dintorni, ha sempre mantenuto un profilo riservato, lontano dai riflettori. Non ha cercato ribalte, non ha sfruttato scorciatoie mediatiche. Nel tempo, il racconto su di lui si è spesso fermato a un paio di coordinate: lavoro nella nightlife toscana, famiglia, normalità. Una normalità preziosa, soprattutto quando chi ti sta accanto è una delle figure più popolari della tv italiana.
La geografia degli affetti: Follonica come casa
Non è un dettaglio di colore: Follonica – il mare, i ritmi, la comunità – ha giocato un ruolo nella tenuta di questo legame. Incontrada, nata a Barcellona e cresciuta tra Italia e Spagna, ha trovato in Maremma una dimensione domestica e non spettacolarizzata, capace di bilanciare i periodi intensi sul set, in teatro o in conduzione. Qui la coppia ha costruito la propria routine, qui ha deciso di pronunciare il “sì”. La scelta della Toscana per il matrimonio non è dunque un vezzo estetico: è un ritorno alla radice.
La crisi: cosa resta quando si guarda indietro
Parlare di crisi non è un tabù. È un fatto. «Era arrivato il momento di capire tante cose» ha detto Vanessa. La crisi, in questa storia, ha funzionato come strumento di verità: ha separato il rumore dall’essenziale, testato la resistenza, imposto ascolto e tempo. Nella narrazione pubblica della coppia, la separazione non è stata raccontata come colpa o sconfitta. Piuttosto come un intervallo necessario. La sua funzione? Permettere un rientro con una carta nautica aggiornata: nuove regole di ingaggio, nuove parole, nuovi silenzi. È qui che nasce il “re-innamoramento”: non come ripetizione, ma come seconda prima volta.
Storia, lavoro, identità: perché la vita pubblica conta
Nel caso di Vanessa Incontrada, persona e personaggio si intrecciano. Il suo percorso tra televisione, cinema e teatro, l’ha resa una figura trasversale, capace di spostarsi dal prime time leggero ai ruoli più narrativi con una credibilità rara. Eppure, sul piano sentimentale, ha sempre difeso una linea privata. L’annuncio del matrimonio non cambia questa postura: ci sono dettagli condivisibili (luogo, tempi, spirito della festa), e c’è un perimetro che resta intoccabile. Una misura che il pubblico ha imparato a riconoscere e, in buona parte, a rispettare.
Le immagini social: segnali prima delle parole
Prima delle dichiarazioni ufficiali, qualche indizio era arrivato dai social: un video in auto, una didascalia asciutta, un bacio su una moto. Segnali che indicavano un clima ritrovato, un benessere rilanciato senza pose. Non un “teaser” costruito, piuttosto fotogrammi domestici di un affetto in ripartenza. In un ecosistema in cui tutto è sovraesposto, la scelta di pubblicare pochi scatti e poche parole ha fatto più rumore di mille caroselli.