rugby
Sudafrica troppo forte per l'Italia: per gli azzurri una sconfitta e tanti rimpianti
Il XV di Quesada in superiorità numerica per 70' minuti non riescono a contenere gli Springboks: finisce 32 a 14
Italia generosa ma sconfitta dai campioni del mondo: a Torino finisce 32-14 per il Sudafrica.
All’Allianz Stadium, “vestito” di nuovo da rugby davanti a oltre 32 mila spettatori, agli azzurri restano molti rimpianti: gli Springboks giocano infatti per quasi 70 minuti in inferiorità numerica a causa del cartellino rosso a Mostert, ma i calci sbagliati da Garbisi pesano come macigni.
Erasmus vara un ampio turnover, con undici cambi rispetto alla formazione che aveva iniziato contro la Francia. La spinta del pubblico si avverte fin dal riscaldamento e tocca il culmine durante l’esecuzione dell’inno di Mameli.
L’avvio è vibrante: al 12’ Mostert rifila una pericolosa spallata a Garbisi, il TMO interviene e l’arbitro estrae il cartellino rosso. In superiorità numerica, l’Italia ha l’immediata chance di sbloccare il risultato, ma Garbisi non centra i pali; poco dopo, il numero 10 azzurro fallisce anche un secondo piazzato, dopo il 6/6 firmato contro l’Australia.
Al 33’ ci pensa Pollard a muovere il tabellino: annullato un drop, l’apertura sudafricana realizza la punizione per lo 0-3. L’Italia trema ma resta in partita e Garbisi, finalmente, impatta sul 3-3. In chiusura di primo tempo, però, arriva la doccia fredda: Van Staden schiaccia oltre la linea e Pollard trasforma per il 3-10 dell’intervallo.
La ripresa si apre con un altro piazzato di Garbisi (6-10), che riaccende l’entusiasmo dello Stadium. Al 52’ Van Staden finisce nel sin bin: Sudafrica in doppia inferiorità e l’Italia, con un altro calcio del suo numero 10, torna a -1.
La gara sembra poter girare, ma un’infrazione azzurra regala a Pollard una punizione da distanza siderale: l’apertura non sbaglia e riporta i Boks a +4. Poco dopo, Cannone rimedia un cartellino giallo per placcaggio pericoloso, riequilibrando i numeri.
Gli ospiti allungano con la meta di Van den Berg e la consueta trasformazione di Pollard: al 60’ è 9-20. Capuozzo riapre i giochi con un guizzo in bandierina, ma Garbisi fallisce la conversione e l’Italia risale solo fino al 14-20.
Nel finale, lo strappo di Williams e il calcio di Libbok spengono le residue speranze azzurre; il sigillo definitivo è di Hooker, che fissa il 32-14.
La selezione di Quesada tornerà in campo sabato prossimo a Genova contro il Cile per il terzo impegno della Quilter Nations Series.