SERIE A
Nel posticipo nuovo ko per la Juve di Tudor, Basic manda in estasi la Lazio
Terza sconfitta consecutiva per i bianconeri ormai a secco di vittorie da otto turni
Lazio di nuovo in quota, Juventus in caduta libera: all’Olimpico i biancocelesti battono la squadra di Igor Tudor e la sprofondano in una crisi sempre più marcata. Decide un sinistro di Toma Basic, l’uomo in più nel momento di maggiore difficoltà, che regala a Maurizio Sarri tre punti pesanti e condanna i bianconeri all’ottavo match consecutivo senza vittorie.
La classifica è impietosa: Vecchia Signora ottava, fuori dalla zona europea, e a secco di gol da quattro gare, tre delle quali perse.
Le scelte iniziali non sorprendono: Sarri, complice l’emergenza, conferma il tridente Isaksen-Dia-Zaccagni. Tudor, che torna da ex all’Olimpico, affida l’attacco a Vlahovic e David, con Yildiz inizialmente in panchina.
Dopo il consueto quarto d’ora di cori contro il presidente Lotito, il campo si accende subito. Un errore evidente di David, che di testa regala palla sulla trequarti, apre la strada al vantaggio: Cataldi verticalizza per Basic, bravo a colpire di mancino alle spalle di Perin.
Scossa a freddo, la Juventus fatica a costruire, poi alza progressivamente il baricentro: David, imbeccato da Cambiaso, si fa chiudere da Provedel in uscita; Vlahovic, su cross di Conceicao, non trova la deviazione vincente.
Dall’altra parte Guendouzi approfitta di un errore di Locatelli, ma Gatti respinge quasi sulla linea. Intervallo sull’1-0.
Ripresa con mossa immediata di Tudor: fuori Cambiaso, dentro Yildiz. I bianconeri partono a testa bassa: Vlahovic centra la traversa, sebbene in offside; Provedel neutralizza a terra il destro dal limite di Locatelli.
La gara s’incattivisce: fallo di Locatelli su Isaksen che accende gli animi, poi trattenuta di McKennie su Lazzari. Proteste juventine per un contatto in area tra Gila e Conceicao, ma l’arbitro Colombo lascia correre senza ricorrere al monitor VAR.
Si procede a strappi. Perin è attento su Basic e Dia; Vlahovic non inquadra la porta di testa. Tudor si gioca anche le carte Thuram e Kostic per Koopmeiners e David: la Juventus colonizza la metà campo avversaria, mentre la Lazio si compatta e riparte.
In contropiede Isaksen sfiora il raddoppio con un sinistro a giro che esce di un soffio, dando l’illusione ottica del gol.
Forcing finale bianconero senza precisione: l’ultima chance è un colpo di testa di Thuram bloccato da Provedel. Fischi del pubblico per la formazione di Tudor, all’ottava partita di fila senza successi. La Lazio, invece, ritrova serenità e slancio, con un successo che la ricolloca nella parte sinistra della classifica e attenua malumori e polemiche dell’ultimo periodo.