Il caso
Torre del Grifo, dall'epopea della Serie A al fallimento
I successi del Catania nati nell'impianto etneo, le visite di Lippi, gli allenamenti di Cannavaro fino alla chiusura

L'ingresso principale di Torre del Grifo Village
Per dieci anni, dall’inaugurazione datata 18 maggio 2011, Torre del Grifo Village è stato il centro sportivo più all’avanguardia del Meridione, considerata addirittura una delle eccellenze europee tra le strutture dedicate alle attività calcistiche.
Il 9 aprile 2022, con l’esclusione del Calcio Catania Spa dal campionato di Serie C, dopo una serie di esercizi provvisori affidati alla curatela del Tribunale etneo, il centro ai piedi dell’Etna fu chiuso e gestito da tre professionisti incaricati dallo stesso Tribunale che hanno indetto ben sette aste, andate deserte, per assegnare gli impianti. Il 10 luglio scorso l’offerta da parte di Ross Pelligra, presidente del Catania calcio, ha riaperto le porte alla speranza di una rinascita che avverrà ma dopo il 30 ottobre, quando una delle due società in corsa per aggiudicarsi il bene immobile avrà avuto partita vinta.
Quando fu inaugurata la struttura il Catania disputava il campionato di Serie A. Uno dei primi a entrare sui quattro campi di calcio (due in erba sintetica) fu Diego Simeone. Il Cholo fu chiamato a metà della stagione 2010-11 per risollevare le sorti del club dopo la gestione di Marco Giampaolo: “A Torre del Grifo abbiamo tutto, si lavora bene” disse in quei giorni. In campo, con Papu Gomez e con gli argentini, il Cholo salvò la categoria superando i punti accumulati in precedenza da Sinisa Mihajlovic che aveva allenato la squadra a Massannunziata, un centro poco distante.
Torre del Grifo visse un’epopea fantastica. Accolti dal patron di allora, Antonino Pulvirenti, e dal direttore Pietro Lo Monaco, arrivarono in ritiro la nazionale Under 21, i cinesi del Guangzhou allenati da Fabio Cannavaro, la Samp di Vincenzo Montella e tanti altri.
L’attività della piscina era affidata all’olimpionica Giusi Malato, una sorta di Messi della pallanuto, vincitrice di scudetti, Europei, Mondiali, Olimpiadi. La palestra con vista sui campi di calcio contava tremila iscritti, c’erano albergo, mensa, centro di recupero medico, campi di calcetto, la Spa.
Arrivò Marcello Lippi, il 25 maggio 2011. Doveva rimanere un’ora, volle girare tutta la struttura e rimase per ore ad ammirare ogni angolo: “Con un impianto così, il Catania comincerà ogni campionato con 10 punti in più” la sua sentenza.
Adesso chi diventerà proprietario del Village dovrà sistemare i due campi in erba, i due in sintetico, due piscine coperte, il centro direzionale con uffici e sala medica, i campi di calcio a 5 o a 7, albergo e mensa in un’area di 150mila metri quadrati in cui sono state sistemate molte aree verdi.