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il caso

Torre del Grifo, il giorno della verità: il gruppo Pelligra non è il solo ad avere presentato un'offerta di acquisto

Il patron del Catania calcio ha offerto circa 4 milioni per gli impianti di Mascalucia. Ma una cordata di imprenditori catanesi intende concorrere. Le buste si aprono alle 12

Giovanni Finocchiaro

16 Ottobre 2025, 08:34

08:35

Torre del Grifo, il giorno della verità: il gruppo Pelligra non è il solo ad avere presentato un'offerta di acquisto

A mezzogiorno qualcosa comincerà a muoversi per destinare un impianto importante come Torre del Grifo a uno dei competitor. L’impianto di contrada Ombra non avrà subito un padrone perché si dovrà attendere l’apertura delle buste per comprendere quanti correranno per avere dal tribunale etneo la struttura. Se verranno ufficializzate due offerte si dovrà procedere a possibili rilanci da 250mila euro fino al 23 ottobre aspettando, a sua volta, il 30 per l’assegnazione del Village. Ed entro quella data chi avrà perso la corsa per avere l’area di Torre del Grifo potrebbe anche rilanciare del 10 per cento portando, magari, i curatori ad aprire in modo discrezionale una nuova gara.

Chi ha offerto da tempo la cifra di 4 milioni e rotti è stato il gruppo Pelligra, ma ieri si sarebbe presentato un altro gruppo (il condizionale lo teniamo, ma in città la voce è ormai più che consolidata) che avrebbe messo sul tavolo una cifra leggermente superiore a quella rossazzurra.

Il nome della società sarà letto oggi, ma la cordata è formata da almeno cinque soci, alcuni dei quali sono ormai noti. Non possono essere citati per motivi di segretezza fino a mezzogiorno, ma si tratta di imprenditori che agiscono sul territorio occupandosi di turismo, comunicazione, sicurezza e molto altro ancora.

Pelligra sarà disposto a rilanciare? Fino a ieri in casa Catania nessuno ha voluto affrontare l’argomento perché la priorità è tutta rivolta alla partita con la Salernitana e la dirigenza non vuole turbare il clima di lavoro e di attesa di questo evento. Lo stesso presidente per ora non ha voluto parlare. C’è, dagli spifferi che emergono, in corso una riflessione sul modo di affrontare la questione Torre del Grifo. Il Catania, a conti fatti, per aggiudicarsi la struttura dovrà probabilmente rilanciare fino a oltre 6 milioni e poi spenderne almeno altri 4 per mettere a posto tutte le aree del Village.

Pelligra, ha sempre sostenuto, che con quella cifra vorrebbe (potrebbe) costruire un centro sportivo ex novo da tutt’altra parte. O vicino alla città (resta sempre in piedi l’ipotesi Nesima) oppure – vecchio sogno accennato tre anni fa al momento del suo arrivo a Catania – tra Floridia e Solarino, posto facilmente raggiungibile in autostrada spendendo una quarantina di minuti in auto.

In questo caso i tempi di realizzazione si dilaterebbero e i calciatori rimarrebbero ad allenarsi al Massimino o al Cibalino. A meno che il club non decida di affittare una struttura vicina (pensiamo Pedara, già utilizzata durante l’era Gaucci o Misterbianco dove la squadra si allenerà per esempio oggi).

La società che ieri mattina ha presentato la candidatura dovrebbe utilizzare i campi di calcetto, le palestre (affidando la gestione a una nota società di caratura nazionale), il centro medico, la foresteria e naturalmente procederà a sistemare i quattro campi di calcio. Un accordo con il Catania sarebbe possibile? Oggi come oggi non crediamo proprio, poi nel percorso tra convenienza e business tutto può accadere.