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Arriva all'Ars la mozione di sfiducia a Schifani: «Sia discussa prima della Finanziaria»
Firmata dai 23 depurati dell'opposizione ma ne servono almeno 36 per "licenziare" il presidente. Caccia ai franchi tiratori
È stata presentata oggi, alle ore 15, all’Assemblea regionale siciliana (Ars) la mozione di sfiducia con procedura d’urgenza nei confronti del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Il documento reca 23 sottoscrizioni, provenienti dai parlamentari del M5S, del Pd e di Controcorrente. “Ora – scrivono i rappresentanti dei gruppi di opposizione all’Ars Antonio De Luca (M5S), Michele Catanzaro (Pd) e Ismaele La Vardera (Controcorrente) – la si porti subito in Aula per la discussione prima della finanziaria. Schifani sarà costretto finalmente a ritrovare la strada per Sala d’Ercole che ha smarrito da tempo”.
La mozione è firmata dai 23 deputati dell'opposizione. Per mandare a casa Schifani di firme ce ne vorrebbero 36 e dunque servono almeno 13 voti dalla maggioranza.
Oltre alla bufera giudiziaria che ha travolto Totò Cuffaro e la Dc siciliana, le opposizioni ricordano i casi degli assessori Luca Sammartino (Lega), a processo per corruzione elettorale, ed Elvira Amata (Fratelli d'Italia), per cui ieri è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per corruzione.