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Legalità

Cracolici all'Ars: «Siamo per l'antimafia del fare che libera i figli dei boss e sostiene le imprese confiscate»

Così il presidente della commissione parlamentare antimafia regionale oggi nel corso della relazione annuale dell'attività della stessa commissione

Redazione La Sicilia

11 Novembre 2025, 18:28

Antonello Cracolici

Antonello Cracolici

C’è un filo rosso che ha legato l’azione della commissione regionale antimafia: «l’ascolto che si trasforma in proposta».

Lo ha detto oggi a Sala d'Ercole nel corso della relazione annuale sull'attività della commissione parlamentare, il presidente Antonello Cracolici citando «diversi provvedimenti approvati che rivendico con orgoglio».

«Dalla prima legge che combatte la cultura mafiosa, sottraendo i figli dei boss a un destino già segnato dall’appartenenza ai clan mafiosi, cioè «Liberi di scegliere» - ha aggiunto - nata da un protocollo ideato dal presidente del tribunale per i minorenni di Catania, Roberto Di Bella, e che arriva fino alla revoca della potestà genitoriale, alla legge regionale che ha previsto un fondo di 4 milioni di euro per concedere credito alle imprese confiscate e alle start-up che si occupano di agricoltura sociale in terreni confiscati, a quella che ha stanziato 15 milioni di euro per garantire la sicurezza ai tanti comuni siciliani che non avevano fondi per finanziare sistemi di videosorveglianza, sorta proprio su impulso della scorsa relazione presentata da questa commissione.

È «l’antimafia del fare» - ha sottolineato Cracolici - con cui abbiamo voluto caratterizzare l’azione di questa commissione, partendo da un’idea di concretezza avviata dall’ascolto attento e capillare dei territori».