Equilibri in FdI
Sul rimpastino di giunta il sindaco Trantino temporeggia e aumentano le "richieste"
A fare capolino fra chi chiede di dire la sua sulla squadra dell'amministrazione catanese pare sia arrivato anche il deputato Ars Dario Daidone, altro esponente meloniano

Il giorno prima ci sarà la manifestazione di Fratelli d’Italia dedicata agli amministratori locali. Il giorno dopo dovrebbe scattare l’ora X per la giunta comunale di Catania. Dal 20 ottobre, infatti, ogni giorno potrebbe essere quello giusto per il tanto atteso rimpastino del gruppo di assessori di cui il sindaco Enrico Trantino si è circondato. Resta, quindi, l’ultima settimana per sciogliere il nodo più importante di tutti: il futuro dell’attuale assessore ai Lavori pubblici e alle Politiche comunitarie, che Trantino pare voglia addirittura fare vicesindaco, Sergio Parisi.
Il suo nome è diventato, ormai, il simbolo dello scollamento fra il consiglio comunale e il primo cittadino. Mentre quest’ultimo vuole a tutti i costi tenersi a fianco l’uomo che ha contribuito a rendere ambitissimo l’assessorato alle Politiche comunitarie, le forze politiche soffrono una giunta che non vedono rappresentativa degli equilibri sul territorio. Ma l’attesa fa crescere le rivendicazioni. E sembra che ora sugli assessorati (due) che spettano a FdI si facciano sentire pure le mire del deputato Ars, e presidente della commissione Bilancio, Dario Daidone.
I contendenti, insomma, aumentano, anziché diminuire. E dire che la fuoriuscita di Andrea Barresi e Paola Parisi da FdI (per arrivare all’approdo sicuro in casa Lega) sembrava avere risolto un mezzo problema, facendo uscire i due da un dibattito sempre più avvelenato.
In un post sui social, Parisi ieri ha commentato un’intervista rilasciata dal sindaco al quotidiano online LiveSicilia, nell’ambito della quale si parlava del «soddisfacimento di interessi personali». Una allusione all’assessorato (di cui Parisi, finché meloniana, era contendente) che non è andata giù alla consigliera. Nessun problema personale alla base della sua fuoriuscita da FdI, sostiene Paola Parisi. Bensì problemi di tutt’altro tenore. «La mia uscita da FdI riguarda anche lei, caro sindaco», attacca. Accusando Trantino di avere «richiesto, alle mie spalle, l’intervento del commissario regionale di FdI Luca Sbardella, invocando la “lesa maestà” per i miei critici, ma legittimi e costruttivi interventi, sperando di mettermi a tacere [...] Sono uscita da FdI perché sono disgustata dai giochi di potere e dalle guerre correntizie, in cui tutti i “fratelli” siete coinvolti, lei compreso, che ha sempre detto di non volere fare politica». Un affondo a viso aperto, come raramente Trantino ne ha dovuti subire dall’interno del centrodestra.
Adesso che il tempo sta scadendo, si attende di conoscere l’esito dell’avviso pubblico per un esperto del sindaco in materia di Piano urbanistico generale. Il bando pubblicato subito prima delle dimissioni dell’ex vicesindaco Paolo La Greca, professore universitario, urbanista, protagonista assoluto (insieme al direttore Biagio Bisignani) dell’avvio del percorso per la redazione del nuovo Pug cittadino. I termini per la presentazione dei curricula sono scaduti lunedì. Certo, trattandosi di una nomina fiduciaria, toccherà a Trantino decidere a chi attribuire l’incarico (e il compenso da 25mila euro per un anno). E di La Greca nel ruolo di esperto esterno si parlava da settimane prima che si dimettesse, come exit strategy possibile. Si saprà a breve, dunque, se quanto ampiamente previsto è, in effetti, accadduto. Per Parisi, in ogni caso, un percorso di questo genere non sembra prevedibile, al momento.
A fare da contraltare all’immagine di un partito spaccato in mille fazioni ci potrebbe essere, di recente, qualche nuovo annuncio. L’ex assessore e consigliere comunale Giuseppe Gelsomino, uscito dalla Lega in aperta polemica con il vicepresidente della Regione Luca Sammartino e la deputata Valeria Sudano, sarebbe prossimo a due annunci: l’adesione al progetto politico di Fratelli d’Italia, nella corrente del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, e le dimissioni dal Consiglio comunale (per dedicarsi del tutto all’attività professionale). Al suo posto, a Palazzo degli Elefanti, arriverebbe il primo dei non eletti nella lista della Lega: l’odontoiatra Nico Sofia, a lungo assessore a Misterbianco (in origine, con l’Mpa), che sarebbe pronto ad annunciare anche lui l’adesione a Fratelli d’Italia.