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Il caso

Contestazioni sull'esposizione dell'Esercito al Politeama, Crosetto: «Difendiamo anche gli "attivisti"» Cgil: «Doppia morale»

Su X il ministro della Difesa si rivolge a chi protesta: «In caso di pericolo, o di minaccia, militari pronti a difendervi». Il sindacato si unisce all'appello della società civile

Leandro Perrotta

01 Ottobre 2025, 19:28

01 Ottobre 2025, 19:58

Palermo

È polemica per l’esposizione dell’Esercito italiano che aprirà domani in piazza Politeama a Palermo. Le contestazioni in città non hanno lasciato indifferente il ministro Guido Crosetto. Il titolare del dicastero della Difesa ha scritto su X: «A quei pochi presunti “attivisti” che non si sentono rappresentati dalle nostre Forze armate, mi sento in dovere di dire una sola cosa, per rassicurarli: in caso di pericolo o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi». E ha proseguito: «Alcuni “attivisti”, che a Palermo, davanti al teatro Politeama, si sentono “offesi” dal solo fatto di vedere uno stand dell’Esercito italiano mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza». «Sono certo che la stragrande maggioranza degli italiani conosce, apprezza e si sente più sicura grazie alle nostre Forze armate».

Chi contesta

Intanto l’appello contro l’iniziativa è stato fatto proprio anche dalla Cgil Palermo che, in una nota, sottolinea di non condividere «l’opportunità di fare l’esposizione dell’esercito con i mezzi militari in piazza Politeama, nel momento in cui il tema della guerra e del riarmo crea grande allarme nell’opinione pubblica». Per il sindacato «c’è una doppia morale per cui si invoca da un lato Santa Rosalia, perché ci liberi da peste, mafia e guerra, e dall’altra si alimenta una retorica militarista che, in tempi di guerra, preoccupa gran parte dell’opinione pubblica. Il sindaco si faccia interprete piuttosto della richiesta che viene dalle scuole, dai quartieri, dalla sanità, dal mondo del lavoro e dalle tante associazioni presenti in città e sia conseguente con lo spirito di Palermo, che ha dimostrato in questi giorni e in queste settimane, con la partecipazione di migliaia di persone a cortei, sit-in e presidi, di desiderare la fine delle guerre e del genocidio in Palestina». A scagliarsi contro l’iniziativa oltre Cgil, l’osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e alcuni politici locali.

«Avremmo voluto vedere l’amministrazione comunale e l’amministrazione regionale accanto alle tante iniziative per la pace di questi mesi» – prosegue la Camera del Lavoro di Palermo –. «Forse, in piazza Politeama, sarebbe meglio allestire, con le tante associazioni, la chiesa e i sindacati, un villaggio della pace. Sicuramente, davanti alle migliaia di persone uccise e che continuano a morire, ne sentiamo più bisogno».

Il sindaco difende l'iniziativa

A difendere l'esposizione il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e il suo vice Giampiero Cannella (FdI), la parlamentare di FdI Carolina Varchi e l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato (FdI). Per Lagalla «in questa occasione, vogliamo ricordare con orgoglio l’impegno dell’esercito italiano nelle missioni umanitarie e di peacekeeping che, in numerosi scenari internazionali» e «Palermo e questa amministrazione abbracciano senza il minimo indugio il desiderio di pace, è propizio il momento per rinnovare un patto di solidarietà e vicinanza tra istituzioni civili e militari, e i cittadini». Di polemiche «incomprensibili e immotivate» parla Cannella, mentre Scarpinato osserva che «non servono populismo e demagogia, ma solo rispetto e gratitudine nei confronti degli uomini e delle donne dell’esercito». Per Carolina Varchi «è una bellissima occasione per avvicinare i cittadini a una realtà fatta di sacrificio, disciplina e dedizione»