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Tribunale

Quattordicenne violentata tra gli scogli dell'Addaura, 5 anni e 4 mesi ad un diciannovenne

Nel rito abbreviato il Gup aumenta la pena a 5 anni e 4 mesi per il 19enne accusato di aver violentato una 14enne sull'Addaura; difesa annuncia appello, disposte interdizione perpetua dai pubblici uffici e provvisionale di 10.000 euro, medici e testimoni confermano lo stupro.

Luigi Ansaloni

02 Ottobre 2025, 12:32

02 Ottobre 2025, 12:31

Tribunale-di-Palermo

Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 3 anni nel corso del processo con rito abbreviato, il Gup l’ha portata a 5 anni e 4 mesi per Salvatore Mirto, il diciannovenne accusato di aver violentato una ragazzina di 14 anni nella notte tra il 13 e il 14 luglio dello scorso anno, sulla scogliera dell’Addaura, a Palermo.

La difesa

L’avvocato della difesa, Pietro Capizzi, ha detto che appellerà la decisione del Gup Marta Maria Roberta Bossi, che ha anche applicato alcune misure accessorie: l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e una provvisionale di 10 mila euro a favore dei genitori della minore, costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Elena Maiorca. La notte dell’accaduto, la vittima era andata in un locale insieme a una coetanea e due sedicenni e, mentendo sull’età, aveva ordinato un cocktail, che le aveva tolto la percezione del pericolo.

Il racconto

“A differenza degli altri decidevo quindi di berne un altro e, a quel punto, gli effetti che definivo piacevoli, erano terminati”, aveva detto la ragazzina prima degli abusi. Poi l’incontro con Mirto e la passeggiata verso gli scogli. “Ricordo perfettamente – ha raccontato la vittima – che, su quelle scale e quegli scogli, io ho detto chiaramente: non voglio fare nulla, perché sono una bambina, ho solo 14 anni.

E lui mi ha risposto, stai tranquilla”. Lo stupro fu riscontrato anche dai medici del Policlinico. Dopo quella notte, alcuni avventori del locale di Sferracavallo avevano riconosciuto Mirto dai tatuaggi e lo avevano affrontato davanti a un Mc Donald nella borgata di Tommaso Natale. Ne era scaturita una rissa ed erano intervenute le forze dell’ordine che, dopo avere identificato tutti, avevano portato il giovane in caserma per l’interrogatorio.