Discariche abusive
Bonifiche e sentinelle: il Comune spende quasi 2 milioni per combattere l'abbandono dei rifiuti
Quasi 2 milioni l'anno per le bonifiche :la giunta recluta volontari come ispettori ambientali per potenziare la vigilanza, tra fototrappole, task force e sanzioni fino a 18.000 euro
di Fortunato Marino
Messina, ogni anno, si spendono quasi 2 milioni di euro per la bonifica delle discariche.
In riva allo Stretto il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti resta diffuso.
Nonostante i risultati ottenuti con il servizio di raccolta porta a porta, che, tramite la differenziata, colloca Messina tra i capoluoghi siciliani più virtuosi.
Il Comune cerca ulteriori volontari da impiegare nei servizi di vigilanza ambientale. Palazzo Zanca ha pubblicato l’avviso rivolto alle associazioni. Prevista una convenzione.
La figura dell’ispettore ambientale è stata istituita nel 2020 con delibera del Consiglio comunale. Allo stato attuale il servizio è garantito da una sola associazione, dopo la revoca della convenzione ad altre realtà. Nel nuovo bando sono stati modificati alcuni requisiti.
La parola d’ordine è una: incrementare il numero delle sentinelle sul territorio con l’obiettivo di allargare la platea dei destinatari ed ottenere una maggiore partecipazione.
Il servizio è volontario e gratuito. Tuttavia, alle associazioni convenzionate, sarà riconosciuto un rimborso spese compatibilmente con le risorse disponibili nel bilancio.
I volontari non potranno multare, non sono pubblici ufficiali, ma saranno di supporto alla polizia municipale, in collaborazione con la polizia metropolitana. Il loro compito è vigilare e segnalare le irregolarità riscontrate.
Il Comune, dunque, gioca questa ulteriore carta per contrastare tutti quei comportamenti che, ancora oggi, incidono negativamente nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’attività degli ispettori ambientali è solo un tassello di un sistema più articolato.
Da anni, a monitorare il territorio, ci sono le fototrappole gestite dalla società partecipata Messina Servizi. Le telecamere dovrebbero fungere da deterrente. Purtroppo non è sempre così.
Eppure, con le recenti modifiche legislative, l’abbandono dell’immondizia è un reato penale. Le sanzioni, per i cittadini che non rispettano le regole, vanno da un minimo di 1.000 ad un massimo di 18.000 euro per rifiuti urbani non pericolosi abbandonati. Sanzione che aumenta se si accerta che l’illecito è commesso da un’azienda.
Dalla scorsa estate Comune e Messina servizi hanno istituito una task force per l’eliminazione delle discariche con la bonifica periodica delle zone segnalate dalle Municipalità. Montagne di spazzatura dove, oltre ai sacchetti, si trovano inerti e vecchi elettrodomestici. Materiale che andrebbe conferito nelle isole ecologiche.
Tra le criticità maggiori quelle nel quartiere di Giostra. Ma discariche sono state scoperte pure sui colli Sarrizzo.