La protesta
Camion, arsenico e una morte: raccolta firme a Villaggio Unrra
Residenti chiedono sicurezza, verifiche sul veleno nei materiali di scavo e la copertura del torrente San Filippo
di Fortunato Marino
Una raccolta di firme e un corteo per sollecitare, ancora, l’intervento delle istituzioni sui problemi prodotti dal passaggio dei mezzi pesanti dal villaggio Unrra. L’associazione “isamupubbirazzu” (alziamo polvere) tiene alta l’attenzione dell’opinione pubblica e lo fa, soprattutto, dopo l’incidente che lo scorso 27 ottobre è costato la vita al ciclista 56enne, Francesco Vita, travolto da un tir sulla statale 114.
Il mezzo pesante era diretto all’area di stoccaggio di Contesse, utilizzata da Rfi, per il conferimento dei materiali provenienti dagli scavi per la realizzazione del raddoppio ferroviario.
Da mesi i residenti di villaggio Unrra e Contesse convivono con la presenza di camion che appesantiscono la viabilità e rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità. L’associazione pone anche un’altra questione: quella dell’arsenico. Sono trascorsi tre mesi dalla richiesta di accesso agli atti inoltrata alle istituzioni competenti per chiedere verifiche sui materiali di scavo depositati nel sito di Contesse. Solo l’Arpa ha risposto, confermando la presenza di quantità in eccesso della sostanza nociva per la salute dell’uomo. Il caso è stato già attenzionato dalla Procura di Messina che ha disposto sequestri ed approfondimenti. A cominciare dal cantiere di Nizza di Sicilia dal quale proviene parte del materiale.
L’associazione chiede la copertura del torrente San Filippo per creare una viabilità alternativa a quella oggi rappresentata dalle vie che attraversano i due quartieri. La vicenda è sotto la lente di ingrandimento di Palazzo Zanca. Il consiglio comunale, su proposta del consigliere di maggioranza, Raffaele Rinaldo, nei mesi scorsi ha, infatti, approvato una mozione impegnando l’Amministrazione. Avviate diverse interlocuzioni con Rfi ed Italferr. Si sta lavorando al progetto di copertura del San Filippo, il cui destino, però, sembra essere legato a quello del Ponte sullo Stretto. L’intervento potrebbe essere inserito nell’elenco delle opere preliminari. In alternativa bisognerà trovare altre strade e partire con un nuovo iter.
A gennaio, comunque, l’area di stoccaggio a villaggio Unrra sarà chiusa e, a quel punto, il numero di mezzi pesanti diminuirò sensibilmente. Questo l’impegno ottenuto dal sindaco Federico Basile. Inoltre, Rfi si è già impegnata ad eseguire il ripristino delle strade danneggiate dal passaggio dei tir. «Sulla vicenda l’attenzione non è mai calata - commenta il consigliere Rinaldo -. Ad oggi sono stati prodotti atti e presentate proposte al vaglio dei tecnici».