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Università, 55mila aspiranti medici al primo esame dopo il semestre "aperto": c'è chi rischia l'annullamento

Test da superare tra Chimica, Fisica e Biologia: prove sotto stretta sorveglianza ma sui immagini social diffuse foto; esiti entro il 3 dicembre

Redazione La Sicilia

20 Novembre 2025, 21:47

Università, 55mila aspiranti medici al primo esame dopo il semestre "aperto": c'è chi rischia l'annullamento

È stata una giornata importante quella odierna per 55mila aspiranti medici: si è tenuta infatti la prima prova d'esame dopo il cosiddetto semestre "filtro" o "aperto" iniziato i primi di settembre. L'87% di chi ha frequentato le lezioni - in presenza, a distanza o miste - si è iscritto all'esame. Tre le materie da affrontare: Chimica, Fisica e Biologia. Il sistema è stato costantemente monitorato tanto che a fine giornata è emerso che sono circolate sui social alcune foto delle prove prima della fine dell'esame. Tutte le immagini attualmente in circolazione saranno trasmesse dal ministero dell'Università agli atenei, per mezzo della Conferenza dei rettori, affinchè possano essere individuati i responsabili e ripristinato il pieno rispetto delle procedure previste, incluso l'annullamento della prova. L'eventuale annullamento non riguarderà tutta la procedura ma l'esame del candidato individuato come responsabile della diffusione delle immagini. Anche la Crui assicura «totale intransigenza».

Le commissioni esaminatrici avvieranno nelle prossime ore le operazioni di correzione dei compiti ed entro il prossimo 3 dicembre sarà pubblicato sulla piattaforma Universitaly l’esito degli esami del primo appello. Ogni studente avrà 48 ore di tempo per accettare il risultato o rifiutarlo.

Il secondo appello si terrà il 10 dicembre.

«Voglio congratularmi con tutte le studentesse e gli studenti che oggi hanno affrontato il primo appello del semestre aperto - ha detto la ministra Anna Maria Bernini -. Avete studiato, vi siete allenati, vi siete messi alla prova dentro l’Università: questo è il vero cambio di passo che volevamo introdurre, ed è già realtà. È stata una prova complessa, nuova, impegnativa, che il sistema universitario ha affrontato e superato con professionalità e serietà. Oggi abbiamo dimostrato che il semestre aperto funziona».

Per questo anno accademico, uno studente su 2,7 avrà la possibilità di farcela; dal 2023-2024 il numero di posti per le immatricolazioni è passato dai complessivi 17.228 agli attuali 19.757 (24.000 se si considerano anche le disponibilità degli Atenei non statali).

«Chi ieri protestava contro i test d’ingresso a Medicina - ha sostenuto la ministra in mattinata, in un post sui social - oggi si scaglia contro il semestre aperto: un sistema che forma dentro le Università, non fuori, che moltiplica le opportunità e garantisce a tutti una base di partenza davvero uguale. Non sarà la solita minoranza rumorosa a disturbare l’esame di 55 mila ragazze e ragazzi che da mesi studiano con serietà e impegno per questo appuntamento».

Il riferimento è agli studenti Uds e Cambiare Rotta, oltre alla Flc Cgil, che hanno contestato anche con flash mob e azioni dimostrative la riforma per l’accesso a Medicina. «Il semestre filtro nuoce alla salute del sistema formativo e degli studenti. Non è un meccanismo che aiuta chi sogna di diventare medico: al contrario, aggiunge incertezza, stress e disuguaglianze», hanno affermato gli studenti.

L’Unione degli studenti ha predisposto una diffida rivolta agli oltre 55mila partecipanti chiedendo che vengano ammessi tutti «e che si intervenga sulle evidenti irregolarità del percorso».

Positivo il commento della Conferenza dei rettori.

«Il primo appello — ha fatto sapere la presidente della Crui, Laura Ramaciottisi è svolto regolarmente e gli atenei hanno dato prova di grande efficienza. La modalità con cui si sono tenute le prove conferma la validità della riforma dell'accesso, che supera un sistema farraginoso e introduce criteri capaci di valorizzare davvero il merito dei nostri ragazzi. Dai rettori ho ricevuto conferma del buon andamento in tutte le sedi