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Salvini - Crosetto al veleno, scontro nel Governo sul nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina

Il leader della Lega invoca prudenza dopo i casi di corruzione che hanno coinvolto esponenti dell'amministrazione di Kiev, Tajani e Crosetto invece spingono per aiuti consistenti

Redazione La Sicilia

14 Novembre 2025, 19:44

19:46

Salvini - Crosetto al veleno, scontro nel Governo sul nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina

Il dodicesimo invio di armamenti all’Ucraina è ormai in dirittura d’arrivo, ma più si avvicina la firma del decreto e più emergono le fratture interne all’esecutivo sugli aiuti a Kiev.

La Lega, contraria a una nuova fornitura alle forze di Volodymyr Zelensky, questa volta punta il dito sui recenti scandali che hanno sfiorato anche il presidente ucraino. “Mi sembra che stiano emergendo gli scandali legati alla corruzione, poi coinvolgono il governo ucraino, quindi non vorrei che con quei soldi dei lavoratori, dei pensionati italiani si andasse ad alimentare ulteriore corruzione”, afferma a Napoli il vicepremier e leader del Carroccio, Matteo Salvini, secondo il quale “l’invio di altre armi non risolverà il problema” perché “pensare che mandare armi significhi riconquistare i terreni perduti è ingenuo”.

Parole che contrastano con quelle pronunciate quasi in simultanea a Roma dall’altro vicepremier, Antonio Tajani, che annuncia il nuovo pacchetto di sostegno che, precisa il titolare della Farnesina, “firmeremo nelle prossime ore”. Poco dopo, da Berlino, arriva anche la replica del ministro della Difesa, Guido Crosetto, impegnato in un vertice con Francia, Germania, Polonia e Regno Unito. “Capisco le preoccupazioni di Matteo Salvini ma io non giudico un paese per due corrotti esattamente come gli americani e gli inglesi sbarcati in Sicilia non hanno giudicato l’Italia per la presenza della mafia ma sono venuti ad aiutare gli altri italiani, quelli onesti. Esattamente quello che facciamo anche noi in Ucraina, cerchiamo di aiutare i civili che subiscono il 93% degli attacchi russi. E ci auguriamo che i delinquenti ucraini siano messi in galera, insieme ai russi possibilmente”.

La puntualizzazione di Crosetto giunge nel giorno in cui avrebbe dovuto incontrare a Washington il capo del Pentagono, Pete Hegseth: una missione saltata dopo un confronto a Palazzo Chigi avvenuto nei giorni scorsi, durante il quale sarebbero stati esaminati i nodi politici legati alle divergenze tra la linea leghista e quella del ministro, inclusa la polemica sugli esigui investimenti per la Difesa previsti nella legge di Bilancio.

Il prossimo pacchetto di aiuti a Kiev, che passerà preliminarmente al vaglio del Copasir, è comunque atteso e potrebbe contemplare l’invio di missili. Verosimilmente si tratterebbe degli “Aster”, impiegati nel sistema terra-aria Samp-T, che Roma ha già consegnato per la seconda volta alle forze ucraine. I prossimi interventi saranno “aiuti consistenti”, ha già chiarito Crosetto.

Anche la Germania ha annunciato un nuovo pacchetto da almeno 150 milioni di euro per sostenere l’Ucraina nel suo quarto inverno di guerra. Il summit di Berlino ha inoltre segnato un ulteriore avanzamento verso una più solida Difesa europea, insieme alla necessità di una collaborazione strutturale tra le industrie belliche degli Stati membri dell’Unione e di quelli che in futuro vi entreranno. “Dobbiamo unire le forze”, ha ribadito Crosetto, richiamando ancora una volta i rischi della guerra ibrida: “un nuovo terreno di conflitto, che mette in difficoltà tutto il Paese”.