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Notte di droni sulla Russia: circa 40 velivoli ucraini abbattuti, Oryol e Crimea nel mirino
Il Ministero russo ha parlato di un’operazione riuscita, mezzi neutralizzati prima di causare danni significativi
Stanotte, il cielo sopra diverse regioni della Russia si è trasformato in un campo di battaglia invisibile. Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa russo, circa 40 droni ucraini sono stati intercettati e distrutti mentre sorvolavano le regioni di Voronezh, Rostov, Kursk, Bryansk, Belgorod, Oryol e la Crimea.
La città di Oryol, in particolare, ha vissuto momenti di forte tensione. I media ucraini riportano che i residenti hanno udito diverse esplosioni nel cuore della notte. Alcuni hanno pubblicato video sui social che mostrano bagliori nel cielo e rumori sordi, segno di un possibile impatto o di un’azione di difesa antiaerea.
Non è la prima volta che Oryol finisce nel mirino. Situata a circa 350 chilometri a sud-ovest di Mosca, la città ha una posizione strategica e ospita infrastrutture energetiche e logistiche che potrebbero rappresentare obiettivi sensibili.
Il Ministero russo ha parlato di un’operazione riuscita, sottolineando che tutti i droni sono stati neutralizzati prima di causare danni significativi. Tuttavia, le testimonianze dei cittadini e le immagini circolate online lasciano intendere che almeno alcuni velivoli siano riusciti a colpire.
La Crimea, già teatro di numerosi attacchi negli ultimi mesi, è stata anch’essa coinvolta. Le autorità locali hanno confermato l’attivazione dei sistemi di difesa, ma non hanno fornito dettagli sui danni o sulle conseguenze.
Questi episodi si inseriscono in un contesto di crescente tensione tra Mosca e Kiev, dove la guerra dei droni è diventata una componente quotidiana del conflitto. Mentre l’Ucraina intensifica le incursioni mirate a destabilizzare le retrovie russe, Mosca risponde con raid su infrastrutture civili e militari ucraine.