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IL FURTO

Il colpo al Louvre di Parigi: i gioielli rubati con un montacarichi, la fuga in scooter e la corona dell’imperatrice Eugenia persa per strada

Avrebbero agito in tre-quattro approfittando dei lavori in corso nell'edificio, dal lato della Senna. I preziosi rubati appartenevano alla collezione di Napoleone Bonaparte

Redazione La Sicilia

19 Ottobre 2025, 14:23

16:37

Il colpo al Louvre di Parigi: i gioielli rubati con un montacarichi, la fuga in scooter e la corona dell’imperatrice Eugenia persa per strada

Una banda di ladri ha rubato questa mattina alcuni preziosissimi gioielli della collezione di Napoleone Bonaparte dal Museo del Louvre di Parigi. Il colpo è avvenuto all’apertura del museo, uno dei più famosi e visitati del mondo. Nove i gioielli rubati dalle teche, tra cui una collana, una spilla e una tiara. Due dei pezzi — tra cui la corona dell’imperatrice Eugenia — sono stati recuperati; la corona in particolare è stata trovata all’esterno dell’edificio anche se danneggiata. I gioielli rubati hanno un valore inestimabile, secondo il ministro dell’Interno Laurent Nunez, che ha annunciato una inchiesta sull'accaduto, subito aperta dalla Procura di Parigi per furto organizzato e associazione per delinquere. Il museo è stato evacuato e chiuso per l’intera giornata.

Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi — tre, forse quattro — avrebbero utilizzato un camion montacarichi da traslochi, dotato di scala e piattaforma mobile. Con il mezzo si sarebbero appoggiati all’esterno del palazzo, sul lato della Senna, dove sono in corso dei lavori e grazie alla scala sono arrivati al primo piano. Da lì, usando dei seghetti circolari, sono riusciti a rompere le finestre penetrando nello storico edificio direttamente nella sala presa di mira, la Galleria di Apollo, che ospita una delle collezioni storiche più preziose dell’esposizione. Poi, sottratti i gioielli, si sarebbero dileguati a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, sembra in direzione dell’Autostrada A6.

Subito è scattato l’allarme, e sul posto sono arrivate le forze dell’ordine. Anche la ministra della Cultura francese Rachida Dati è accorsa immediatamente sul posto: è stata la prima ad annunciare che nessuno era rimasto ferito. Tra i visitatori, comunque, si è diffuso il panico: «La polizia correva vicino alla Piramide e cercava di entrare al Louvre attraverso le porte a vetri laterali, ma erano chiuse a chiave e impossibili da aprire. All’interno, tutti correvano e bussavano alle porte a vetri per uscire, ma invano. Sono arrivati la polizia e la gendarmeria».

È stato un colpo «importante» compiuto da «una banda che aveva evidentemente compiuto dei sopralluoghi», ha spiegato il ministro dell’Interno Laurent Nunez, ex prefetto della capitale francese. Non è possibile «impedire tutto», ha affermato, riconoscendo che esiste «una grande vulnerabilità nei musei francesi». «Stiamo facendo tutto il possibile per trovare i responsabili il più rapidamente possibile e sono fiducioso», ha aggiunto. Ora si procederà nelle indagini attraverso i video, «incrociando dati con casi simili, cercando di stringere le maglie della rete». Non è impossibile, ha aggiunto, che gli autori dei fatti siano stranieri.

La Procura di Parigi ha aperto un fascicolo per furto organizzato e associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un reato, e ha affidato il caso alla Brigata anticrimine della Polizia Giudiziaria (BRB) con il supporto dell’Ufficio Centrale per la Lotta al Traffico di Beni Culturali (OCBC).

Il ministro Nunez ha confermato che non ci sono stati feriti al Louvre. «È stato necessario evacuare le persone principalmente per preservare tracce e indizi, in modo che gli investigatori potessero lavorare con calma — ha affermato —. L’evacuazione del pubblico è avvenuta senza incidenti».