medio oriente
Il ministro degli Esteri di Israele: “Il disarmo di Hamas è essenziale per la pace a Gaza”
Condanna per le esecuzioni e appello alla cooperazione con gli Stati Uniti
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar ha lanciato un appello deciso per il disarmo di Hamas, definendolo un passaggio imprescindibile per l’attuazione del piano di pace per Gaza. Intervenendo a margine dei Med Dialogues, il forum internazionale sul Mediterraneo in corso al Palazzo Reale di Napoli, Sàar ha ribadito la posizione di Israele: “Il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, aspetti essenziali del piano di Trump, devono essere attuati”.
Il ministro ha sottolineato la volontà di Israele di collaborare con gli Stati Uniti e con i mediatori internazionali per garantire che il piano venga rispettato. “Daremo ogni opportunità ai mediatori e ai nostri amici americani di esercitare la loro influenza e di fare tutto il possibile affinché il Presidente Trump ascolti la sua voce. È fermamente determinato a disarmare”, ha dichiarato.
Condanna delle esecuzioni sommarie
Sàar ha inoltre espresso forte preoccupazione per le esecuzioni sommarie avvenute recentemente nella Striscia di Gaza, attribuite a Hamas. “Se non disarmeranno, non solo rappresenteranno un problema di sicurezza per Israele e per la stabilità nella nostra regione, ma saranno anche e soprattutto un problema per i palestinesi stessi”, ha affermato. “Vedete ora nelle esecuzioni pubbliche per le strade come usano le armi. Questo è semplicemente inaccettabile nel 2025, e gli Stati terroristi devono essere smantellati”.
Un piano di pace sotto pressione
Le parole del ministro arrivano in un momento delicato per il processo di pace, mentre il piano proposto dal Presidente Trump — che prevede il disarmo di Hamas e il ritorno degli ostaggi israeliani — è ancora oggetto di negoziazioni e tensioni. La presenza di Sàar ai Med Dialogues, insieme a figure di spicco della diplomazia internazionale, ha evidenziato l’urgenza di trovare soluzioni condivise per la stabilità della regione.
Sa'ar ha detto di aver "condiviso queste preoccupazioni" con il ministro Antonio Tajani in un "ottimo incontro bilaterale".