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Ammoniaca dentro un liceo a Pescara, ci sono intossicati tra studenti e prof: giallo sulle cause dell'incidente

Cinque persone sono ricoverate, malori anche tra i vigili del fuoco. Chiuso il Marconi

Fabio Russello

16 Ottobre 2025, 11:10

13:09

Ammoniaca dentro un liceo a Pescara, ci sono intossicati tra studenti e prof: giallo sulle cause dell'incidente

A Pescara è scattato il protocollo per maxi emergenze nel liceo statale Marconi dopo il rilascio di una sostanza nell’edificio, presumibilmente ammoniaca. La Asl ha allestito un Posto medico avanzato con tre medici del 118, tre infermieri, 20 soccorritori e cinque ambulanze. Numerosi studenti e personale hanno avvertito malori; quattro sono ricoverati a Pescara (una docente e tre alunni) e uno a Chieti. Sul posto restano persone in osservazione, tra cui alcuni vigili del fuoco. Gli accertamenti sono in corso per stabilire l’origine della sostanza fugata da un laboratorio.

Il vicesindaco di Pescara, Maria Rita Carota, ha firmato un’ordinanza di chiusura immediata e temporanea del liceo Marconi per la giornata del 16 ottobre 2025, estesa fino a cessate esigenze. L’accesso è vietato a studenti, docenti e personale per precauzione, in attesa di verifiche tecniche. Nel provvedimento si evidenzia un «concreto e immediato pericolo» per la salute legato a un’«emissione anomala» proveniente presumibilmente dall’impianto di climatizzazione. L’ordinanza mira a prevenire ogni rischio di incolumità pubblica.

Ambulanze hanno effettuato continui viaggi tra il liceo e l’ospedale civile di Pescara per soccorrere gli intossicati. Una studentessa racconta di essere stata avvertita di non entrare a causa di un odore irrespirabile: «Inizialmente pensavamo a un incendio. Ho visto ragazzi con gli occhi lacrimanti». Un’insegnante riferisce confusione sulle cause, tra ipotesi di sostanza lanciata da qualcuno o problemi al riscaldamento a pavimento. L’allarme è scattato alle 8:11, con evacuazione immediata dell’edificio.

La dirigente scolastica, Giovanna Ferrante, ha precisato che le cause dell’episodio restano al momento sconosciute. «Al momento, devo essere sincera, non sappiamo cosa sia accaduto. Avevamo appena iniziato tranquillamente la giornata e le lezioni quando abbiamo sentito un odore che ci ha disturbato. Abbiamo lanciato l’allarme e chiamato vigili del fuoco, 118, la Provincia e il Comune». A seguito degli interventi di emergenza, l’istituto ha disposto la sospensione delle attività per la giornata e il rientro a casa degli studenti. La preside ha aggiunto che ulteriori verifiche stabiliranno se e quando riprendere la didattica. «Ora ci accerteremo cosa è accaduto ma in questo momento non possiamo dirlo perché non lo sappiamo - ha aggiunto -. Una volta concluse le operazioni di soccorso, abbiamo emanato un’ordinanza di chiusura per la giornata di oggi. Ora faremo le valutazioni e le verifiche per capire se domani si potrà tornare alle lezioni. Altrimenti con una nuova ordinanza rinvieremo le lezioni. Abbiamo mandato i ragazzi a casa e ora la situazione è sotto controllo. I vigili del fuoco ci hanno detto che non ci sono ora problemi».

Una cinquantina di studenti ha accusato irritazioni alle vie aeree e aumento della frequenza respiratoria. Sei le persone trasportate in ospedale: cinque alunni al Pronto soccorso di Pescara e una componente del personale tecnico a Chieti. Tutti in codice verde, in condizioni stabili.

«Sono stati una cinquantina i ragazzi che hanno avuto problemi e irritazioni alle vie aeree e respiratorie con un aumento della frequenza respiratoria. Di questi, 5 sono stati ospedalizzati al pronto soccorso di Pescara e uno a quello dell’ospedale di Chieti. In tutto sei persone, 5 studenti e una persona del personale tecnico. Vi confermo che tutti stanno bene e sono dei codici verdi con terapia con ossigeno e non destano alcuna preoccupazione», ha dichiarato Aurelio Soldano, direttore del 118 di Pescara e coordinatore dei soccorsi.

«Dal punto di vista della sostanza seguiranno indagini di Arta e vigili del fuoco – aggiunge –. Le persone sono state trattate con ossigeno e blando cortisonico. All’inizio si è parlato di ammoniaca ma attendiamo i dati dell’Arta. Posso confermare che la scuola ha un efficiente sistema di aspirazione e un flusso in uscita per cui la sostanza dispersa nell’aria è stata poi buttata fuori. La collaboratrice scolastica che ha dato l’allarme ha riferito di un odore pungente che subito dopo le ha scatenato tosse e irritazione delle vie aeree. In totale cinque ragazzi e una collaboratrice scolastica sono stati portati in ospedale, cinque a Pescara e una a Chieti».

Proseguono gli accertamenti per chiarire la natura della sostanza sprigionata questa mattina all’interno del liceo statale Marconi di Pescara.

Dopo un primo sopralluogo dei Vigili del fuoco, sono operativi sul posto i tecnici dell’Agenzia regionale per la Protezione ambientale, chiamati a ricostruire l’origine dell’episodio e a stabilire se l’emergenza sia da considerarsi conclusa, consentendo il rientro in sicurezza. Il distretto intervenuto è quello di Chieti, competente per territorio.

Gli specialisti hanno campionato sacche d’aria e i risultati sono attesi entro 24 ore.

L’episodio ha coinvolto la palazzina “A” dell’istituto, in particolare le aule 18, 19 e 20. Da quanto emerso, la sostanza non si sarebbe diffusa tramite l’impianto di climatizzazione, contrariamente a quanto indicato in un’ordinanza iniziale con cui il Comune aveva disposto la chiusura della scuola.

Al momento sembra inoltre esclusa l’ipotesi dell’ammoniaca, ventilata nelle prime fasi dell’emergenza. Nella porzione dell’edificio interessata non è presente un laboratorio di chimica.

«Le analisi finora effettuate non hanno evidenziato alcuna positività all’ammoniaca», precisa la Asl in una nota, aggiungendo che «sulla base delle valutazioni attuali, si tratterebbe dell’inalazione di una sostanza irritativa non ancora identificata».