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MEDIO ORIENTE

«Ospedali da campo e casette per le famiglie»: il piano del governo Meloni per l'intervento italiano nella Striscia di Gaza

Alla riunione a Palazzo Chigi ha preso parte anche l'ambasciatore Bruno Archi, che dovrebbe essere nominato inviato speciale della Farnesina in territorio palestinese

Redazione La Sicilia

15 Ottobre 2025, 17:14

«Ospedali da campo e casette per le famiglie»: il piano del governo Meloni per l'intervento italiano nella Striscia di Gaza

Era solo un primo passo, perché la "task force" continuerà a riunirsi nelle prossime settimane. Intanto, però, i dati da registrare sono due: il governo della presidente Giorgia Meloni ha un piano di massima per l'intervento dell'Italia nella Striscia di Gaza; e l'ambasciatore Bruno Archi, che dovrebbe essere nominato inviato speciale delle Farnesina per Gaza, ha partecipato alla riunione di governo che si è tenuta nel primo pomeriggio di oggi a Palazzo Chigi. La sua presenza avalla, quindi, la prospettiva che possa essere lui l'uomo deciso dal governo per gestire la presenza del Paese nel territorio palestinese. 

I lavori sono stati presieduti dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, e hanno partecipato, fra gli altri, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, Fabrizio Saggio, consigliere diplomatico della premier Giorgia Meloni, i ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Anna Maria Bernini (Università), Nello Musumeci (Protezione civile), Alessandra Locatelli (Disabilità), Roberto Calderoli (Affari regionali), Orazio Schillaci (Salute), il capo di stato maggiore della Difesa Luciano Portolano in rappresentanza del ministro della Difesa Guido Crosetto, oltre al capo della Protezione civile Fabio Ciciliano, e al direttore del Dis Vittorio Rizzi.

Il piano del governo

«L'obiettivo è identificare gli interventi più urgenti e realizzabili nel breve termine con particolare attenzione al sostegno umanitario e sanitario, sviluppando al contempo un piano organico e sinergico tra tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti», si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi. L'intento è «promuovere un’azione congiunta e ottimizzare gli sforzi per conseguire concreti risultati in tutti i settori: sanità, istruzione, agricoltura, sicurezza e intelligence». 

E ancora: «Durante la riunione, sono stati esaminati i progressi già compiuti, in particolare nel settore umanitario, sono stati confermati gli impegni relativi all’iniziativa "Food for Gaza", ai piani sanitari, all’istruzione e alla formazione. È stato altresì sottolineato l’intento di proseguire con la cooperazione allo sviluppo, coinvolgendo anche il settore privato».

Musumeci: «Protezione civile già pronta»

«La Protezione civile italiana è pronta a fornire risorse umane, strumentali e mezzi in soccorso della popolazione palestinese», è entrato più nel dettaglio il ministro Musumeci. «In particolare possiamo allestire in pochi giorni un ospedale di campo e approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie anche a medio termine». Il ministro ha anche annunciato che nella fase della ricostruzione a Gaza della città distrutta si potrà mettere a disposizione un apposito team di esperti per collaborare nella fase della pianificazione e progettazione». 

Lollobrigida: «Faremo la nostra parte»

«Ognuno sta facendo la sua parte», è intervenuto anche il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida. «In questa prima fase lavoriamo per far arrivare generi alimentari insieme alle associazioni agricole che le hanno raccolte in quantità molto significativa, contribuiremo ancora di più».  «In questo senso è proprio una ricostruzione che va pianificata insieme alle parti, per garantire sicurezza alimentare stabile in un processo che ci auguriamo tutti di stabilizzazione della pace».