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Il governo nazionale

La Manovra prende forma: riduzione aliquota Irpef, rottamazione, adeguamento salari, proroga bonus edilizi

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato a grandi linee il perimetro della nuova finanziaria dal valore complessivo di 18 miliardi di euro, di cui 4,5 provenienti da banche e assicurazioni

Redazione La Sicilia

14 Ottobre 2025, 20:20

Dazi, Giorgetti "Nel 2026 possibile impatto 0,5% del Pil".

Manovra da 18 miliardi di euro, di cui 4,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni. È questo il valore complessivo della finanziaria che il governo sta preparando. Tra le misure: riduzione della seconda aliquota Irpef; adeguamento dei salari al costo della vita; superammortamento per le imprese; proroga dei bonus edilizi; revisione dell’Isee per escludere la prima casa. E ancora: risorse per la sanità e per le famiglie. Un quadro non ancora definitivo.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti la illustra a grandi linee in Consiglio dei ministri. Ma la partita non è ancora chiusa: i singoli interventi non sono definiti e le trattative sui dossier caldi, dalle pensioni allo sforzo delle banche, proseguiranno nei prossimi giorni. Il testo finale sarà sul tavolo di un altro Consiglio dei ministri, che si riunirà venerdì.

“La prospettiva è abbastanza delineata”, spiega Giorgetti al Forum di Coldiretti dopo la riunione a Palazzo Chigi. Il Cdm si limita a un’informativa sul Documento programmatico di bilancio, sul quale pende una “scadenza perentoria”: l’invio entro il 15 ottobre a Bruxelles. Venerdì si entrerà “nei particolari”. Confermato l’impegno a sostenere il potere di acquisto di famiglie e imprese e a garantire la sostenibilità della finanza pubblica.

Per i salari, il ministro annuncia “un incentivo forte al rinnovo dei contratti”. Determinante l’esito della trattativa con le banche. L’ipotesi di ridurre l’aliquota sulle somme messe a riserva per evitare la vecchia tassa sugli extraprofitti non avrebbe convinto gli istituti. Dal comitato esecutivo dell’Abi è arrivato l’ok all’unanimità a “proseguire in via straordinaria nei contributi poliennali”, nella stessa logica delle Dta, respingendo ipotesi di tassazioni straordinarie. In Borsa i titoli del comparto deboli per tutta la seduta. Dal Cdm emerge una quantificazione di circa 4,5 miliardi come possibile contributo in arrivo da banche e assicurazioni, ma la trattativa non è ancora chiusa.

Restano da definire le singole misure. Sull’Irpef, nessun cenno nel comunicato del Mef alla fascia di reddito coinvolta dal taglio di due punti della seconda aliquota (scaglione fino a 50.000, ma Forza Italia spinge per 60.000). Su rottamazione e pensioni, il Mef chiarisce che in Manovra “saranno definite anche le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e quelle sulle pensioni (aspettativa di vita)”. La pace fiscale, secondo fonti di governo, riguarderà tutto il 2023, escludendo chi non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi. Misura “light” e con acconto di ingresso.

Sugli altri capitoli: 2,4 miliardi per la sanità; 2 miliardi per adeguare i salari al costo della vita. Per le famiglie misure per 3,5 miliardi in tre anni, inclusa la rimodulazione dell’Isee intervenendo sul valore della casa. Per le imprese 4 miliardi in tre anni con il ritorno del superammortamento, il credito d’imposta per le Zes e la Nuova Sabatini. Si ripristina Industria 4.0 (“finalmente si ripristina Industria 4.0 com’era”, plaude Carlo Calenda). Arriva anche il rinvio della plastic tax, sospesa insieme alla sugar tax per tutto il 2026, con la soddisfazione di Forza Italia.