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Chi erano i tre carabinieri uccisi dall'esplosione nel Veronese. Crosetto: «Immenso dolore per la loro scomparsa»

Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà facevano parte dei reparti speciali dell'Arma

Alfredo Zermo

14 Ottobre 2025, 08:34

Chi erano i tre carabinieri uccisi dall'esplosione nel Veronese. Crosetto: «Immenso dolore per la loro scomparsa»

Il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, il Carabiniere Scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà. Sono questi i nomi dei tre carabinieri uccisi dall'eplosione che ha distrutto una casa colonica occupata abusivamente che i militari stavano per sgomberare.

La casa era satura di gas e l’esplosione è stata innescata all’apertura della porta d’ingresso che ha investito le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che stavano facendo irruzione.  Lo sgombero era stato programmato da giorni dopo vari tentativi, di far sgomberare tre fratelli, sulla sessantina d’anni, dal fondo e che non era mai andato a buon fine dopo le minacce di farsi saltare in aria. Così sono stati fatti arrivare sul posto carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell’Uopi, specializzati in azione  antiterrorismo considerato il pericolo dell’intervento.

Ma nonostante fossero militari addestrati non sono riusciti a evitare la trappola che i tre fratelli aveva preparato per loro, saturando la casa con il gas probabilmente proveniente da lacune bombole.

«Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d’Azzano, in provincia di Verona, travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero. Desidero rendere onore - ha scritto in una nota  il ministro della Difesa, Guido Crosetto. - alla memoria del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all’ultimo il loro dovere al servizio del Paese»

«In questo momento di profonda tristezza, a nome mio personale, come Ministro della Difesa, come padre e come cittadino, e a nome di ogni donna e uomo della Difesa, esprimo il più sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, ai loro cari e a tutta l’Arma dei Carabinieri. Ho manifestato la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma, Generale Salvatore Luongo, assicurando la piena e concreta vicinanza della Difesa in questo momento così doloroso. La grande famiglia della Difesa - ha proseguito il ministro - si stringe con affetto e rispetto intorno ai familiari dei militari caduti».

«Esprimo inoltre - conclude Crosetto - la mia più sentita vicinanza e il mio pieno sostegno ai Carabinieri, agli agenti delle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco rimasti feriti nell’esplosione. A loro va il nostro pensiero, la nostra gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione. Il loro coraggio, la loro dedizione e il loro spirito di servizio rappresentano un esempio straordinario di amore per il Paese e per i valori che lo tengono unito».