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Guida Michelin 2026

Lo chef Davide Guidara porta "I Tenerumi" nel firmamento delle due stelle

L’arte del mondo vegetale premiata a Vulcano: “Sono emozionato, grazie alla mia squadra”, riconoscimento "Passion Dessert" per Sapio (Catania) di Alessandro Ingiulla. Sono le uniche novità per la Sicilia nella nuova edizione della "rossa"

Carmen Greco

19 Novembre 2025, 15:18

17:49

Davide Guidara porta "I Tenerumi"  nel firmamento delle due stelle

Davide Guidara, chef dei Tenerumi a Vulcano

Il firmamento della ristorazione siciliana continua a brillare stabile e riconoscibile: sono sempre 21 i ristoranti stellati che compongono la costellazione Michelin dell’Isola. La nuova Guida 2026 porta con sé un’unica, significativa promozione: i Tenerumi a Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie, conquistano la seconda stella Michelin. Un risultato che premia il percorso dello chef Davide Guidara, capace di trasformare il mondo vegetale in un racconto gastronomico sorprendente.

«Sono emozionato – ha detto Guidara già premio Best Young Chef Michelin nel 2023 – e dico grazie alla mia squadra, alla direzione e alla proprietà, che sono stati sempre lì a supportarmi».

Accanto a questo traguardo, arriva anche un riconoscimento speciale per Catania: il ristorante Sapio, guidato dallo chef Alessandro Ingiulla, ottiene la menzione “Passion Dessert”, premio attribuito ai locali che si distinguono per l’eccellenza e la creatività della proposta dolce, considerata ormai un momento narrativo decisivo dell’esperienza a tavola.

Alessandro Ingiulla chef di Sapio a Catania

«Siamo onorati - ha dichiarato Ingiulla - che la Guida abbia notato la cura e la dedizione che mettiamo nel chiudere con i dessert il cerchio di un’esperienza che desideriamo possa essere sempre memorabile per i nostri ospiti. I dolci non sono mai stati un epilogo ornamentale nella nostra cucina e non possono mai essere considerati un aspetto secondario dell’esperienza».

Per il resto, la Sicilia conferma tutte le sue stelle: 18 ristoranti a una stella e 4 ristoranti a due stelle, un risultato che testimonia maturità, solidità e continuità di una scena gastronomica che negli ultimi anni si è affermata come una delle più vivaci del Paese e delle più ricercate dai turisti, soprattutto stranieri.

La cerimonia della Guida Michelin 2026 si è svolta al Teatro Regio di Parma, dove sono stati presentati i nuovi ingressi dell’edizione. In totale, 22 ristoranti italiani conquistano la loro prima stella: dal Le Petit Bellevue in Valle d’Aosta ai due nuovi riconoscimenti liguri, Cracco Portofino e Rezzano Cucina e Vini, passando per la Lombardia — dove emerge anche il giovane chef Emin Haziri — e per il Trentino-Alto Adige, che aggiunge Porcino e Quellenhof Gourmetstube 1897 al suo già ricco panorama.

Nuove stelle brillano anche in Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio — dove Al Madrigale ottiene anche il premio Apertura dell’Anno — Marche, Abruzzo, Campania e Sardegna. Un mosaico nazionale che esprime un forte rinnovamento: sei nuovi ingressi complessivi e molti chef sotto i 30 o i 35 anni, come Mattia Pecis di Cracco Portofino, Jorg Giubbani in Liguria, o Marco Verginer in Alto Adige.

In mezzo a questo panorama in piena trasformazione, la Sicilia si distingue per la sua "stabilità luminosa" e per il salto di qualità firmato da Guidara, mentre Ingiulla e Sapio ricordano che anche l’arte del dessert può diventare un punto di forza identitario. Un’Isola che non solo conferma, ma continua a crescere.

L'elenco dei ristoranti siciliani nella Guida Michelin 2026

DUE STELLE

Isola Vulcano - I Tenerumi
Licata - La Madia
Ragusa - Duomo
Taormina - St. George by Heinz Beck

UNA STELLA

Bagheria - Lìmù
Bagheria - I Pupi
Catania - Coria
Catania - Sapio
Isola Vulcano - Il Cappero
Linguaglossa - Shalai
Malfa - Signum
Marina di Ragusa - Votavota
Noto - Crocifisso
Palermo - Mec Restaurant
Ragusa - Locanda Don Serafino
Riposto - Zash
Siracusa - Cortile Spirito Santo
Taormina - La Capinera
Taormina - Otto Geleng
Taormina - Principe Cerami
Taormina - Vineria Modì
Terrasini - Il Bavaglino