Scatta l'obbligo per le aziende di assicurarsi contro le catastrofi naturali: cosa c'è da sapere e quanto costa
Polizza CatNat per quasi tutte le imprese: scadenze differenziate per grandi, medie e piccole, rischio di esclusione da incentivi pubblici e prime stime dei premi per settore e città

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo, per tutte le imprese attive in Italia (ad eccezione di quelle agricole), di dotarsi di una copertura assicurativa contro alluvioni, esondazioni, inondazioni, terremoti e frane.
Come ricorda Ania, l’obbligo è bilaterale, ossia vincola sia le aziende a proteggersi sia le compagnie a prestare copertura.
Scadenze e calendario
La scadenza originaria per l’entrata in vigore della polizza CatNat era fissata al 31 marzo. Un decreto successivo ha rimodulato il calendario:
- Grandi imprese: data confermata al 31 marzo, con sospensione per 90 giorni e sanzioni in caso di mancata sottoscrizione.
- Medie imprese: termine al 30 settembre 2025, con obbligo operativo da oggi, 1 ottobre.
- Piccole imprese: rinvio al 31 dicembre, con decorrenza dal 1 gennaio 2026.
Per le compagnie di assicurazione, il 31 marzo è rimasto il termine per l’adeguamento dei testi contrattuali alle nuove disposizioni.
Adeguamento delle polizze già attive
Per le aziende con coperture già attive contro eventi naturali e catastrofali, l’adeguamento potrà avvenire al rinnovo o al primo pagamento utile. Esempio: per una polizza annuale sottoscritta il 24 febbraio 2025, l’allineamento potrà essere effettuato il 24 febbraio 2026.
Inadempienza e accesso alle misure pubbliche
In caso di inadempienza, non sono previste sanzioni pecuniarie; tuttavia l’impresa non potrà accedere ad alcune misure pubbliche indicate dal decreto del Mimit, tra cui:
- Contratti di sviluppo
- Interventi di riqualificazione per aree di crisi industriale
- Aiuti alla nascita e crescita di società cooperative di piccola e media dimensione
- Sostegno alle start up innovative
- Agevolazioni per progetti di ricerca e sviluppo legati alla riconversione dei processi produttivi nell’economia circolare
- Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità aziendale
- Mini contratti di sviluppo
- Misure per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale
- Incentivi all’autoproduzione di energia rinnovabile nelle Pmi
- Finanziamenti a start-up
- Supporto a start-up e venture capital impegnati nella transizione ecologica
Costi indicativi
Secondo Facile.it, i premi annuali risultano complessivamente accessibili rispetto ai potenziali benefici. Simulazioni su tre tipologie di attività (metalmeccanica, alimentare, mobilificio) in tre città campione (Milano, Roma, Palermo):
- Azienda metalmeccanica (terreno 50.000 €, fabbricato 1,5 mln, attrezzature 300.000 €, impianti/macchinari 800.000 €):
- Milano: premio annuo da 584 €
- Roma: premio annuo da 790 €
- Palermo: premio annuo da 1.025 €
- Impresa alimentare (terreno 50.000 €, immobile 2 mln, attrezzature 200.000 €, impianti/macchinari 1,2 mln):
- Milano: premio annuo da 744 €
- Roma: premio annuo da 1.035 €
- Palermo: premio annuo da 1.297 €
- Mobilificio (terreno 50.000 €, fabbricato 1,8 mln, attrezzature 200.000 €, impianti/macchinari 1 mln):
- Milano: premio annuo da 654 €
- Roma: premio annuo da 897 €
- Palermo: premio annuo da 1.136 €
Fattori che influenzano il prezzo
- Rischio dell’area in cui si trova l’immobile
- Probabilità di eventi calamitosi
- Vulnerabilità dei beni
- Caratteristiche costruttive
- Natura dell’attività svolta
- Collocazione dei locali nell’edificio (es. piano rispetto al suolo)
- Capitale assicurato
- Politiche commerciali e tariffarie della compagnia