l'evento
Jovanotti torna in Sicilia dopo otto anni, il live dell'estate ad agosto a Palermo
Doppio tour, nell'Isola arriverà in bicicletta. Date e biglietti
Come si fa a essere innovatori – e innovativi – a (quasi) 60 anni? Chiedetelo a Lorenzo Jovanotti, che dal Teatro della Cometa di Roma, armato solo di un mappamondo, il primo regalo ricevuto da ragazzino, racconta la sua ultima trovata. L’incontro è come una matrioska da cui piano piano, racconto dopo racconto, escono fuori tutti i tasselli che compongono un Jova che sprizza voglia di vivere da tutti i pori: un viaggio globale – fisico e musicale – una serie di appuntamenti che segneranno la prossima estate, un nuovo disco («da cui non mi aspetto niente, l’ho fatto perché mi andava»).
Ma andiamo con ordine. Tutto nasce dalla «sensazione di catastrofe incombente» che sembra caratterizzare i giorni nostri. «Oggi sono crollate le cose che pensavamo di conoscere e di sapere – spiega Jovanotti -. È un tempo, quello che viviamo, di tacito sconforto, siamo dentro la nuvola del marketing della depressione. Non avrei mai pensato di viverlo da grande, io che appartengo all’ultima generazione cresciuta con la certezza irrazionale che le cose sarebbero sempre andate meglio sotto tutti i punti di vista».
Ma Jova, come al solito verrebbe da pensare, non si lascia abbattere. «Il mio modo di vedere le cose mi ha spinto a reagire, cercando una soluzione e mettendomi in movimento. Voglio partorire il nuovo per attraversare la crisi. Gli artisti hanno il privilegio di mettere in campo energia attraverso la musica, la festa, il divertimento. E di coltivare così la speranza».
E qual è l’archetipo della speranza e della rinascita? Quello di un uomo che preserva gli esseri viventi, che l’artista romano traduce in chiave pop dando vita all’Arca di Lorè. Un luogo di speranza in cui salirà cercando di coinvolgere più gente possibile, in una rincorsa che lo porterà fino a settembre dell’anno prossimo, quando compirà 60 anni. «È un viaggio che parte da Roma e che approderà nuovamente a Roma, al Circo Massimo, il 12 settembre. Avevo bisogno dell’idea dell’arca non per scegliere cosa salvare dei miei 60 anni, ma per decidere cosa portare di me, e di quelli che ci saliranno, nel futuro. Mi piacerebbe giocare con gli ospiti e con il pubblico, scambiarci opinioni su cosa vale la pena portare a bordo e cosa lasciare andare».

La prima cosa da mettere in salvo, naturalmente, è la musica. «Voglio portarla dove non è ancora arrivata, dove non sono mai andato. Da febbraio a luglio andremo a suonare ovunque, per dimostrare che i confini sono solo dentro la testa e per ricercare quella sensazione di prima volta. Partiamo per andare ovunque ci vogliono». Un viaggio tutto da costruire, con alcune tappe già programmate in Australia, Congo, poi forse Marocco e Niger, che arriverà anche in Europa - a Monaco, Vienna, Barcellona, Montreux, Liechtenstein e poi chissà – e in Italia «per gettarmi tra le braccia della mia gente, che io aspetto e che mi aspetta perché insieme stiamo bene».
Fondamentale sarà il ruolo della band, che rappresenta la chiave di questo progetto. «Durante i mesi di riabilitazione a seguito del mio incidente mi sono legato molto alla Healt Clinic di Castrocaro, dove abbiamo fatto le prove del Pala Jova. Lì ho incontrato la band che mi ha rimesso al mondo e abbiamo messo su uno spettacolo controcorrente, senza corpo di ballo, autotune e computer, con dei musicisti di talento sul palco».
Ed ecco che si apre la matrioska. Un progetto legato all’Arca di Lorè sarà il Jova Summer Party, che animerà il Sud Italia – dove il Pala Jova non era arrivato - con una serie di feste itineranti da inizio agosto a metà settembre. «Non sarà una ripetizione del Jova Beach Party, ma una nuova occasione di rigenerazione. Questa volta abbiamo scelto luoghi periferici, spesso dimenticati, per portare la festa dove non te l’aspetti». Un festival – possiamo chiamarlo così – dove all’interno di villaggi temporanei saranno ospitati grandi dj, artisti italiani e stranieri, attività di divertimento, food truck.
Apriamo ancora una volta la matrioska. La novità – nella novità – sta che il viaggio sarà fatto in bici, con una carovana di ciclisti improvvisati, professionisti, cantanti e chiunque abbia voglia di pedalare in questa avventura. «Ho girato mezzo mondo in bici, è la mia cura, la mia passione. Vorrei stimolare la politica e le amministrazioni a investire sulle ciclovie per un turismo lento e consapevole, soprattutto perché oggi la bici è un mezzo super cool con cui percorreremo – come si faceva una volta con il Cantagiro - chilometri di festa quotidiana, con tappe nei paesi, cibi tipici, dialetti diversi. Sarà un bellissimo racconto dell’agosto italiano che toccherà, tra gli altri, i comuni di Montesilvano, Napoli, Barletta, Catanzaro». E che dopo otto anni torna in Sicilia, il 29 agosto, all’Ippodromo La Favorita di Palermo (l'appuntamento è promosso da Giuseppe Rapisarda Management).
La prevendita, riservata ai clienti Banca Ifis e Illimity, aprirà venerdì 14 alle ore 15.00 fino a domenica 16 novembre alle ore 15.00. La vendita generale partirà domenica 16 novembre alle ore 15.00 sui circuiti Ticketone e Ticketmaster.

Il punto di partenza di questo viaggio – apriamo un’altra bambola di legno – è New York, la città da dove arriva il rap che ha folgorato un giovanissimo Jovanotti. «Ci sono andato recentemente con l’idea di fare una canzone con un’orchestra di Spanish Harlem ed è finita che ho affittato uno studio in cui ho fatto jam con tanti musicisti diversi». Il risultato è Niuiorcherubini, - omaggio al “dallamericaruso” di Lucio Dalla - un disco analogico di tredici pezzi suonati e registrati live senza correzioni e ripensamenti, che uscirà il 20 novembre. «È un disco funk fatto di musica senza tempo, incontri di persone che parlano un linguaggio universale con la voglia di fomentare l’allegria e il corpo».
Prima di ricomporre la matrioska risponde a una domanda su Sanremo - «la direzione artistica non è tra i miei obiettivi, come conduttore ci andrei se tornasse Fiorello». Poi tutto torna al suo posto: «I biglietti per questo nuovo viaggio saranno disponibili da domenica. Ognuno può trovare il proprio posto nell’arca di Lorè. Che il viaggio abbia inizio!».
Le tappe italiane di L’Arca di Loré – Jova Summer Party
7 agosto OLBIA – ARENA SOUND PARK
12 agosto MONTESILVANO – MUSIC ARENA
17 agosto BARLETTA – MUSIC ARENA
22 agosto CATANZARO – CALABRIA MUSIC ARENA
29 agosto PALERMO – IPPODROMO LA FAVORITA
5 settembre NAPOLI – IPPODROMO AGNANO
12 settembre ROMA – CIRCO MASSIMO (JOVA AL MASSIMO)