L'evento
Biennale d'arte di Messina, l'esaltazione del bello in vetrina
Le opere di oltre trecento artisti esposte nei palazzi cittadini più importanti

L'inaugurazione con Arcidiacono, il sindaco Basile, Mercurio e Pistorio
L’obiettivo, che può dirsi certamente raggiunto, è stato fin dagli esordi quello di creare una Biennale d’Arte di Messina che si caratterizzasse per la bellezza delle opere in mostra e per le iniziative collaterali che definissero nel migliore dei modi una manifestazione dal forte impatto emotivo. Promossa e sostenuta da Gianfranco Pistorio e Stefania Arcidiacono, rispettivamente presidente e vicepresidente della I Biennale d’Arte di Messina, la manifestazione ha ricevuto il contributo dell’Amministrazione comunale e della Fondazione Messina per la Cultura e il patrocinio della Regione Sicilia – assessorato al turismo, sport e spettacolo; del Museo regionale “Accascina”; del Teatro Vittorio Emanuele; dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto; dell’Arcidiocesi di Messina; della Camera di Commercio e del CNR. Massiccia anche la collaborazione di ordini professionali e associazioni. Le opere di oltre trecento artisti, provenienti da tutta Italia, sono state esposte nei palazzi più importanti della città suscitando emozioni e grande interesse. La Biennale d’arte di Messina, già diventata un attrattore di esperienze culturali e di bellezza, ha come protagonisti pittura, scultura, fotografia e installazioni, ma anche convegni, workshop ed eventi collaterali con due sezioni dedicate alla cinematografia e al teatro, curate dal presidente Pistorio e dall’attore e regista Nicola Calì. I numerosi visitatori hanno ammirato le mostre e le diverse iniziative organizzate al Museo regionale “Accascina”, alla Cripta del Duomo, al Teatro Vittorio Emanuele, a Palazzo Zanca, al Monte di Pietà, alla chiesa dei Catalani, a Palazzo dei Leoni, alla Camera di Commercio, al Palazzo della Dogana, al Terminal Crocieristico Aliscafi–Autorità Portuale e alla chiesa di Santa Maria Alemanna (nella foto sotto scultura del maestro Giancaterino con il prof. Chillè e la dottoressa Famà).
«Siamo riusciti a creare la Biennale d’Arte di Messina – ha detto il presidente Gianfranco Pistorio – anche grazie al grande impegno sia delle istituzioni, sia delle numerosissime associazioni che stanno partecipando a questa manifestazione. Gli artisti aderenti sono giunti da tutta Italia affinché Messina possa diventare fulcro dell’arte e punto di riferimento del Sud Italia. Quella della Biennale – ha aggiunto – è una realtà che vogliamo portare avanti nel tempo». «Messina si affaccia al mondo non solo come crocevia geografica tra culture e popoli – ha spiegato Stefania Arcidiacono, vicepresidente della Biennale d’Arte di Messina – ma anche come punto di incontro per l’arte contemporanea che ci riporta infatti a ciò che conta davvero: l’ascolto, l’incontro e la memoria». «Dopo la straordinaria partecipazione dell’Expo dello scorso anno, organizzata dall’associazione Biennale di Messina – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Enzo Caruso – l’Amministrazione comunale e la Fondazione Messina per la Cultura hanno voluto supportare questa prima edizione della “Biennale d’Arte”, visto l’enorme coinvolgimento di artisti locali ma anche provenienti da altre regioni d’Italia, entrando in collaborazione con altri enti che, con spirito di squadra, si adoperano per promuovere il nostro territorio» (nella foto sotto installazione di Manlio Geraci, antica cripta del duomo di Messina).
«Con grande piacere abbiamo inaugurato questa edizione della Biennale d’Arte – ha detto il presidente del Teatro Vittorio Emanuele, Orazio Miloro. Un appuntamento che rinnova il legame tra la nostra istituzione e il linguaggio potente e universale della creatività contemporanea. Proseguire nel percorso di apertura delle Sale del nostro Teatro all’arte visiva significa abbattere confini, creare dialoghi, offrire nuovi spazi di riflessione e bellezza. Il Vittorio Emanuele, luogo per eccellenza di incontro tra emozione e pensiero, accoglie in questa occasione opere che interrogano il presente, celebrano la diversità delle visioni e invitano ciascuno di noi a guardare oltre l’orizzonte dell’abitudine. Il nostro Teatro si conferma così non solo come spazio scenico, ma come “casa viva” della cultura, aperta all’innovazione e alla contaminazione tra linguaggi» (nella foto sotto opere di Maurizio Messina).
«L’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto – ha spiegato il commissario Francesco Rizzo – come di consueto mette a disposizione della comunità intera i propri spazi per divulgare cultura e bellezza. I porti del resto sono per eccellenza luoghi di scambio e di diffusione di sapere e apprezzo particolarmente le iniziative che provengono dalle associazioni e dal territorio in generale, in un momento cruciale per la città di Messina e dell’Area dello Stretto». Il comitato tecnico scientifico della I Biennale di Messina 2025, composto dalla dott. Giovanna Famà (storica dell’arte del museo regionale “Accascina”), dal prof. Giampaolo Chillè (storico dell’arte) e dal fotografo Mimmo Irrera, ha effettuato con grande meticolosità la scelta degli artisti, stabilendo le mostre di pittura, scultura e fotografia con la consulente esterna della Biennale, la prof. Concetta De Pasquale.