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Il blitz

Operazione “Little Horses”: smantellata rete di spaccio a Enna composta da "piccoli cavalli", 13 indagati

Un centro di smistamento domestico grazie alla compagna, giovani spacciatori rampanti e oltre 2 kg di hashish sequestrati

Laura Mendola

18 Dicembre 2025, 09:22

Operazione “Little Horses”: smantellata rete di spaccio a Enna composta da "piccoli cavalli", 13 indagati

Alle prime ore del mattino la Polizia di Stato ha portato a termine una vasta operazione antidroga, denominata “Little Horses”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna. L’attività, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, ha permesso di ricostruire un articolato sistema di approvvigionamento e distribuzione di sostanze stupefacenti che operava in maniera stabile nel capoluogo ennese e di colpire duramente la rete di spaccio con l’applicazione di 13 misure cautelari.

Le indagini

L’inchiesta, avviata nell’ottobre 2024, si è sviluppata attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, attività tecniche e sequestri. Grazie a questi strumenti investigativi, gli agenti hanno individuato un gruppo ben organizzato che reperiva ingenti quantitativi di hashish dalle province limitrofe, per poi stoccarli, confezionarli e distribuirli al dettaglio sul territorio ennese.

Un episodio significativo risale al dicembre scorso, quando due corrieri sono stati fermati a bordo di un’autovettura: all’interno del veicolo è stato rinvenuto un pacco contenente oltre due chili di hashish, suddivisi in 21 panetti da circa 100 grammi ciascuno, già confezionati e pronti per essere immessi sul mercato locale.

Il principale indagato

Secondo quanto accertato, il principale indagato aveva trasformato la propria abitazione di Enna in un vero e proprio centro di smistamento della droga. Con l’aiuto della compagna e di alcuni familiari, provvedeva al reperimento della sostanza stupefacente e alla sua distribuzione. Numerosi giovani, anche minorenni, si recavano presso l’abitazione a qualsiasi ora del giorno e della notte per acquistare dosi di hashish.

Lo stesso indagato gestiva inoltre lo spaccio nelle principali piazze della città, avvalendosi della collaborazione di giovani “fidati”, da lui stesso definiti “cavallini”. Proprio da questa espressione deriva il nome dell’operazione: “Little Horses”, che tradotto significa “piccoli cavalli”, un chiaro riferimento al ruolo dei giovani incaricati di trasportare e distribuire la droga sul territorio.

L'acquisto di sostanza stupefacente dalle province limitrofe grazie alla rete dei familiari che, muovendosi nelle varie province siciliane, provvedevano al reperimento di ingenti quantitativi di droga.

Le misure cautelari

Al termine dell’attività investigativa, il Gip di Enna, su richiesta della Procura, ha disposto una serie di provvedimenti restrittivi. Il principale indagato è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere, ritenuto il fulcro dell’organizzazione e responsabile della gestione dell’intero sistema di approvvigionamento e spaccio. Quattro soggetti sono stati posti agli arresti domiciliari, poiché avrebbero collaborato attivamente con lui nella distribuzione della droga e nella gestione dei contatti con i clienti. Sei indagati dovranno presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria, misura che mira a limitarne la libertà di movimento e a monitorarne costantemente le attività. Infine, due persone sono state sottoposte all’obbligo di dimora nel comune di residenza, con il divieto di allontanarsi dal territorio senza autorizzazione, per ridurre il rischio di reiterazione del reato. In totale, tredici individui sono stati raggiunti da misure cautelari di diversa intensità, calibrate in base al ruolo ricoperto da ciascuno nell’organizzazione criminale.

La fase esecutiva

L’operazione si è svolta in maniera simultanea in diversi punti strategici della città di Enna, dove sono state eseguite la maggior parte delle misure. Alcuni provvedimenti hanno interessato anche le province di Catania e Agrigento, luoghi di residenza di altri indagati.

La Polizia di Stato ha così inferto un duro colpo a una rete di spaccio che, secondo gli inquirenti, aveva creato un vero e proprio mercato parallelo della droga, capace di attrarre numerosi giovani e di alimentare un giro d’affari illecito di notevoli dimensioni.