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Classifica sulla qualità della vita del Sole24Ore, Lagalla: «Gap nord-sud rimane invariato»

L'intervento del sindaco di Palermo sui dati diffusi dal quotidiano

Antonio Giordano

01 Dicembre 2025, 17:06

Roberto Lagalla, sindaco di Palermo

Roberto Lagalla, sindaco di Palermo

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha commentato i risultati della classifica "Qualità della vita 2025" del Sole 24 Ore, evidenziando che pur permanendo un divario Nord-Sud, la città mostra segnali positivi nel settore delle start-up innovative e nel turismo. Il primo cittadino ha sottolineato in particolare il posizionamento di Palermo come "capitale italiana del nomadismo digitale" e i 15 posti guadagnati negli arrivi turistici rispetto all'anno precedente.

«Il gap nord-sud si mantiene sostanzialmente invariato: il pregio di questa classifica è non solo costituire un indicatore a tutto campo dei fattori che connotano dinamiche e sviluppo di una città, molti dei quali non dipendono dalle amministrazioni comunali, ma anche di misurare le politiche del Comune con un trend di variazione da un anno all’altro, individuando punti di forza e debolezza».

Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a Sky Tg24 Primo Piano, durante la presentazione della classifica "Qualità della vita 2025" del Sole 24 Ore. «Occorre conoscere il livello di complessità in cui ci si muove, ma anche valutare i singoli fattori» - aggiunge Lagalla - «Ci sono alcuni elementi che ci rassicurano e danno conferma di una città che si muove, pur nelle contraddizioni e nelle difficoltà del profondo Sud».

«L’aspetto più confortante - prosegue Lagalla - è quello delle start-up innovative, su cui abbiamo puntato particolarmente, grazie alle capacità di trasmissione e lavoro della fibra digitale, che qui a Palermo e in Sicilia è particolarmente elevata in termini di trasmissibilità e qualità del segnale: questo fa sì di avere conferma di quel numero elevato di nomadi digitali, che fanno di Palermo la capitale italiana del nomadismo digitale».

«Questo - dice ancora Lagalla - è un dato che ci conforta insieme a quello degli arrivi turistici, che confermano un salto importante della città con 15 posizioni guadagnate rispetto all’anno precedente e un impatto significativo sul Pil, sulla sopravvivenza degli esercizi commerciali e sul dinamismo del settore immobiliare: l’indice di solitudine invece è tra i più bassi d’Italia, anche se le famiglie mono-persona sono in aumento, mentre il quoziente di natalità è compatibile con il decremento della maternità in tutta Italia e in provincia di Palermo mantiene un nono posto nazionale che ritengo significativo».

«Al mio insediamento - dice ancora Lagalla - siamo partiti con una percentuale del 6.7% di bambini che frequentavano le scuole dell’infanzia, nella fascia d’età dagli 0 ai 6 anni. Oggi siamo già al 27.6%, grazie ad una politica che ha spinto sulla necessità di fidelizzare i bambini alla scuola nell’età più precoce possibile, considerato che Palermo non spicca, anzi è in retrocessione, per quanto riguarda l’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione. Questo è un obiettivo su cui stiamo lavorando. Il dato dell’istruzione è fondamentale per ripensare ad una città che sia di più a misura di bambino».