in provincia
Bagheria, cumuli di rifiuti e roghi su monte Giancaldo: l'allarme dei cittadini per salute e sicurezza
Le associazioni denunciano la presenza di diversi abusivi che scaricano rifiuti nocivi nei terreni abbandonati
La bellezza del paesaggio che si può godere dal Monte Giancaldo, che domina Bagheria, è interrotta da cumuli di immondizia, carcasse di auto, serbatoi di amianto fatti a pezzi, vecchi elettrodomestici. Materiali smaltiti illecitamente, ma ciò che preoccupa i residenti sono i roghi nei terreni abbandonati e il timore che i fumi possano essere dannosi per la salute.
«Facciamo segnalazioni da almeno due anni – dice una residente che preferisce rimanere anonima – siamo stanchi di respirare aria soffocante e sopportare la puzza sprigionata dagli incendi, ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e siamo preoccupati per le nostre famiglie». Quello dei roghi è un fatto tutt’altro che isolato se si considerano le decine di denunce da parte di cittadini che si sono anche costituiti nell’associazione Sos Ambiente Bagheria. «Inizialmente chi denunciava veniva preso per pazzo ma adesso sono in tanti – dice Orazio Amenta, ex segretario Pd e cittadino di Bagheria – ci sono persone e attività commerciali che affidano a mezzi abusivi lo ‘sbarazzo’ dei propri magazzini. Tutto materiale che viene portato in campagna, accumulato e bruciato. Si parla di mobili verniciati, gomme di automobili, lana di vetro, sostanze la cui combustione produce fumi non certo salutari».
Un business illegale che spingerebbe chi denuncia a voler mantenere l’anonimato per paura di ritorsioni, «a qualcuno è stato consigliato di lasciar perdere», sostiene Amenta. Il problema è sentito particolarmente da chi abita nelle zone periferiche dove vengono bruciati i rifiuti, «Soprattutto in estate – racconta un abitante – non si può tenere la finestra aperta. In casa abbiamo tutti l’asma e pensiamo di sapere il perché». Attraverso i social, si è creata una rete con i cittadini che si sono improvvisati vigilanti, riunendosi in un gruppo spontaneo che cerca di monitorare i roghi clandestini. Eppure l’anno scorso il comune di Bagheria ha superato il 65 per cento di raccolta differenziata, ottenendo per questo l’assegnazione di somme destinate alla premialità da parte dell’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità. «Siamo al corrente del problema e c’è un gruppo della polizia locale che si occupa soltanto di fumi e roghi – dice il sindaco Filippo Tripoli – Solo quest’anno abbiamo elevato sanzioni per quasi 14 mila euro ma purtroppo è una situazione diffusa in tutti i comuni. Abbiamo chiesto all’Arpa una centralina mobile per monitorare la qualità dell’aria che ancora attendiamo. Si può fare certamente di più ma le risorse sono limitate».