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Controlli ambientali
Aci Bonaccorsi, abbandono dei rifiuti: multati cinque “sporcaccioni”
Aci Bonaccorsi intensifica i controlli: cinque multe per abbandono, raccolta differenziata sotto l'80% e nuove fototrappole contro le microdiscariche
Continua senza sosta l’attività di controllo del territorio comunale bonaccorsese da parte del Comando della polizia municipale di Aci Bonaccorsi con a capo il comandante Antonio Ferrara, insieme alla preziosa collaborazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, che effettuano il servizio di “vedette” come guardie ecologiche, sensibilizzazione, educazione ambientale e vigilanza in paese, con l’obiettivo di migliorare il servizio e tentare di scovare e reprimere coloro che utilizzano il territorio come una immensa spazzatura e contrastare il fenomeno delle microdiscariche.
Sono state identificate cinque persone, a cui giungerà una multa, perché hanno abbandonato in spazi non consentiti dei rifiuti: questi “sporcaccioni” con l’autovettura sostavano e lasciavano a terra dei sacchi di spazzatura e rifiuti vari anche vicino ai cestini. Ad Aci Bonaccorsi, nonostante questi fenomeni, la maggioranza della popolazione rispetta il calendario della raccolta differenziata, anche se da due mesi la percentuale si è abbassata sotto l'80%, mentre negli anni passati si stabilizzava all’83%.
Il sindaco di Aci Bonaccorsi, Vito Di Mauro, non soddisfatto, commenta: «Dovremo prendere delle drastiche decisioni. A breve convocherò una riunione con la ditta che gestisce i rifiuti e i responsabili del servizio. Abbiamo comprato nuove fototrappole, le guardie ambientali ogni settimana fanno delle multe e probabilmente toglieremo parte dei cestini di raccolta per strada, perché troppi incivili li usano come cassonetti per indifferenziata. Inoltre, troppa gente abusa del centro di raccolta, troppo spesso gli operatori sono accondiscendenti alle richieste degli utenti, siamo stati due mesi praticamente senza vigili però già saranno assunti dal primo dicembre. Purtroppo non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo capire in tempo quello che succede, l’inciviltà è una tara storica che ci portiamo appresso sempre pronta ad alzare la testa».