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Paternò: Commissari subito al lavoro per S. Barbara

Primo giorno a palazzo comunale per la triade: incontro con il capitano Savo dei Cc per la festa patronale

24 Novembre 2025, 22:40

Paternò: Commissari subito al lavoro per S. Barbara

C'è fibrillazione al palazzo comunale di piazza della Regione, a Paternò. Nel primo giorno di lavoro per i commissari prefettizi, nei corridoi del palazzo si respira un'aria quasi euforica. I commissari non hanno perso tempo e già ieri mattina erano al lavoro, con un via vai di dipendenti, in testa la segretaria comunale Loredana Torella, dalla stanza che fino alla scorsa settimana era occupata dal sindaco Nino Naso e dalla sua Giunta.

Dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose di tutti gli organi istituzionali della città: sindaco, Giunta e Consiglio comunale, i tre commissari hanno subito preso in mano le redini della situazione. Il ministero, per il delicato compito, come detto, ha affidato l'incarico al Prefetto a riposo Santi Giuffrè che, nella sua attività professionale, ha dedicato particolare attenzione alla lotta al racket delle estorsioni e all'usura; Giuffrè nella triade di commissari ha il ruolo di presidente. Con lui, Rosanna Mallemi, viceprefetto di Ragusa, e Gaetano D'Erba, dirigente della prefettura di Siracusa.

Diverse le attività svolte ieri mattina dai commissari. In mattinata un incontro con il comandante dei carabinieri della Compagnia di Paternò, il capitano Marco Savo; poi una ricognizione degli atti deliberativi, soprattutto quelli di particolare urgenza. In questo caso l'attenzione si è concentrata soprattutto sulle festività legate alla Santa Patrona, Barbara, a due settimane dall'appuntamento. I commissari per evitare blocchi all'evento religioso, culturale e folcloristico hanno verificato che tutto fosse in ordine, dando mandato agli uffici di procedere con gli atti già predisposti dalla Giunta uscente. Successivamente, in tarda mattinata, i tre commissari si sono spostati in biblioteca comunale per un incontro con tutti i dipendenti.

Intanto si attende di conoscere le motivazioni che hanno portato il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a predisporre lo scioglimento per mafia del Comune. L'iter che attende i diversi rappresentanti istituzionali - sindaco, assessori e consiglieri comunali - è lungo. Per loro verrà ora attivata una verifica per constatare casi di eventuale incandidabilità. La normativa prevede infatti che nei casi in cui è accertata una responsabilità sancita con un provvedimento definitivo i destinatari del provvedimento non possono candidarsi per due turni elettorali.