le selezioni
Catania, la carica dei 1.830 aspiranti medici: regge il piano comunale antitraffico
Semestre aperto. Le voci dei candidati ai test tra “prima volta” e tentativi ripetuti
È pari a 1.830 il numero degli effettivi partecipanti agli esami del «semestre aperto» di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria in città, dato confermato ieri pomeriggio da UniCt. L’esito del primo appello, tenuto in simultanea negli Atenei di tutta Italia, verrà reso noto entro il 3 dicembre, mentre è già fissato da tempo un secondo appello il 10 dicembre (esiti entro il 23).
Se è vero che ieri il presidio rafforzato su via Santa Sofia predisposto dal neo assessore alla Polizia Locale Carmelo Coppolino e dall’amministrazione comunale ha sostanzialmente retto (almeno, fino alla presenza degli agenti) la città è già avvisata sulla prossima data in cui potrebbero presentarsi criticità.
La presenza sul campo, fin dalle prime ore del mattino e a più riprese sia dell’assessore che del vice comandante Stefano Blasco ha anche dato preziose indicazioni per la gestione della viabilità in regime «ordinario».
«Tra mattina e pomeriggio - ha stilato il bilancio Blasco - sono state impiegate 11 pattuglie e 22 agenti, il lavoro è stato effettuato con particolare intensità in prossimità del parcheggio superiore del Policlinico di mattina e di pomeriggio all’incrocio tra via Santa Sofia e la Circonvallazione».
I test si sono, infatti, tenuti tra la Torre Biologica e la Cittadella universitaria, all'edificio 14 della Facoltà di Ingegneria.
«Due le auto rimosse con il carro attrezzi di Amts - ha proseguito Blasco, denotando l’immancabile vizio di parcheggiare in divieto di fermata, in particolare di fronte al pronto soccorso e nello slargo accanto all'edificio 8 del Policlinico, ma si è rilevata anche la necessità di ricalibrare leggermente la durata dei semafori pedonali», ciò che in sostanza provoca la formazione di lunghe code soprattutto in prossimità dell’accesso al pronto soccorso. «L’emergenza viabile - ha concluso - è cessata alle 14.50».
Di mattina i candidati ai test sono arrivati alla spicciolata, molti a piedi, ma altrettanti accompagnati in macchina o in motorino. La procedura ha previsto l'identificazione dei candidati, lo smistamento nelle aule a seconda della data di nascita e dalle 11 l’avvio dei tre esami previsti (Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia).
«Non mi aspetto molto - ha esordito Leonardo, 20 anni di Vittoria - sarà la prima simulazione per tutti noi studenti del “semestre filtro” di Medicina di quest’anno, ma speriamo vada bene».
«È il terzo anno che ci provo - ha detto Alessandro, 21 anni di Siracusa - spero sia l’ultimo tentativo, dopo tre cambi continui della formula del test. Mi auguro di entrare quest'anno, ma anche che per il futuro si mantenga una linea costante». È la terza volta anche per Claudia, 21 anni (compiuti ieri), di Catania «stavolta mi aspetto di entrare, questa è la volta buona, speriamo».
Se gli aspiranti medici non difettano certo di «resilienza», è una certezza che però li accomuna: «l’imbuto formativo» che resta, nonostante la riforma voluta dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini.