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LA PROTESTA

Dopo l'arresto a piazza San Pietro, Loredana Cannata scrive al Papa: «Sono stata bandita dal Vaticano ma...»

In una missiva l'attrice e attivista siciliana chiede al Pontefice di intervenire per far abolire la corrida: «La sua parola sarebbe potente e preziosa per mettere fine a questo orrore»

Alfredo Zermo

20 Novembre 2025, 11:15

Dopo l'arresto a piazza San Pietro, Loredana Cannata scrive al Papa: «Sono stata bandita dal Vaticano ma...»

Foto da Facebook/Loredana Cannata

Dopo aver scavalcato le transenne che delimitano l’area di piazza San Pietro dove si tiene ogni mercoledì l’udienza generale del Papa e attirare così l’attenzione sul tema delle corridas e dello sfruttamento degli animali, l’attrice e ora anche attivista Loredana Cannata è stata fermato e subito rilasciata dopo essere stata identificata, non configurandosi ipotesi di reato come ad esempio il blocco di funzione religiosa.

All'indomani di questa plateale azione, in cui l'attrice siciliana ha innalzato un cartello con scritto «Pope Leo: help end bullfighting», ha deciso di scrivere una lettera aperta al Pontefice sul tema della corrida.

«Sua Santità Papa Leone XIV, ieri sono venuta a inginocchiarmi davanti a lei per pregarla, insieme alla PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), di aiutarci ad abolire la corrida - scrive la Cannata nella missiva -. È vero, ho scavalcato la transenna, cosa vietata, ma a volte superare il limite è necessario per accendere un dibattito e per cercare di riportare il limite di ciò che è legale più vicino al limite di ciò che è lecito».

«Sono stata per questo bandita a vita dal Vaticano - ha scritto ancora, ma mi permetto di dirle che è la corrida a dover essere bandita dalla Chiesa, perché purtroppo ancora oggi ha troppi legami con questa pratica violenta in cui decine di migliaia di tori innocenti vengono torturati e sempre uccisi. Molti preti, vescovi e addirittura cardinali supportano e benedicono la corrida, che spesso viene fatta durante le feste dei santi cattolici. La sua parola sarebbe potente e preziosa per mettere fine a questo orrore, e per ribadire che la violenza e la morte di creature innocenti non può essere considerato uno spettacolo, a cui assistono anche i bambini».

«Conosco la sua sensibilità verso i più deboli e vulnerabili - conclude Loredana Cannata - ci aiuti a proteggere anche queste creature innocenti da un orrore mascherato da cultura e benedetto da chi dovrebbe glorificare la vita».