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Giuseppe, il siciliano che da dieci anni vive grazie ad un cuore artificiale

Nel 2015 l'intervento all'Ismett : «Grazie a questo aiuto sono ancora qui. Ho avuto problemi, ma ho vissuto la mia vita con la mia famiglia»

Fabio Russello

11 Novembre 2025, 12:13

12:15

Giuseppe, il siciliano che da dieci anni vive grazie ad un cuore artificiale

Una vicenda di coraggio, innovazione e umanità: Giuseppe è il primo paziente siciliano a raggiungere dieci anni di vita grazie a un cuore artificiale.

Nel 2015, all’Irccs Ismett, l’équipe guidata da Michele Pilato, direttore del Centro Cuore, e da Sergio Sciacca, responsabile del programma di trapianto cardiaco e cuore artificiale, gli ha salvato la vita impiantando un sistema di assistenza ventricolare sinistra (VAD) di terza generazione.

"Si tratta di un evento eccezionale - sottolinea Sciacca - Il nostro paziente ha affrontato e superato sfide importanti in questi dieci anni e oggi vive una vita piena con la sua famiglia".

I dispositivi di terza generazione, come quello impiantato a Giuseppe, erano stati concepiti soprattutto come ponte al trapianto, non per garantire una durata così prolungata.

Secondo i dati europei, solo il 10% dei pazienti portatori di VAD di terza generazione raggiunge la soglia dei dieci anni.

"Questo traguardo - sottolineano dall’ospedale - è stato possibile grazie a un team VAD dedicato e all’esperienza maturata in Ismett, uno dei centri più attivi in questo settore".

I VAD di terza generazione sono pompe a flusso continuo basate su tecnologia idromagnetica, con driveline esterna per l’alimentazione.

Le apparecchiature di quarta generazione, oggi in fase di più ampia diffusione clinica, adottano la levitazione magnetica, sono più compatte, riducono sensibilmente il rischio di complicanze e migliorano la qualità della vita.

"Speriamo che grazie ai nuovi dispositivi - aggiunge Sciacca - questo traguardo diventi sempre più raggiungibile per altri pazienti".

"Grazie a questo aiuto sono ancora qui - racconta commosso Giuseppe - senza, non ce l’avrei fatta. Ho avuto problemi, ma ho vissuto la mia vita con la mia famiglia".

Per celebrare il decennio, il personale di Ismett gli ha organizzato una festa a sorpresa con targa ricordo, torta e festoni.

"Non mi aspettavo nulla del genere - dice - Avevo portato una torta per ringraziare chi mi ha seguito, ma non pensavo di essere il protagonista. È stato un gesto bellissimo e inaspettato".