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Il pm che chiese l'arresto di Montante diventa aggiunto: arriva a Trapani Luciani
A Roma ha coordinato le indagini per la scomparsa di Emanuela Orlandi e ha rappresentato l'accusa contro Nicita di Palma di Montechiaro
Il neo aggiunto di Trapani Stefano Luciani
Torna in Sicilia, ma con il ruolo di aggiunto a Trapani, Stefano Luciani, 53 anni. Un ritorno nell'isola per il magistrato dopo che il Plenum del Consiglio superiore della magistratura ha dato l'ok all'unanimità alla sua nomina.
Luciani è entrato in carriera nel 2002 e proviene dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, dove ha seguito indagini di rilievo nazionale. Tra queste, la scomparsa di Emanuela Orlandi, le attività del clan dei Casamonica e l’inchiesta sulla cosca Alvaro di Sinopoli, prima a certificare la presenza di una ’ndrina nella Capitale. E ha rappresentato l'accusa anche l'accusa nei processi a carico di Salvatore Nicita di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, che nella Capitale hanno fatto affari.
Un ritorno nell'isola, come detto, per Luciani dopo l'esclusione lo scorso anno dalla corsa alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e un riabbraccio con Gabriele Paci, con cui ha lavorato a Caltanissetta. E negli uffici giudiziari di via Libertà a Caltanissetta Luciani è stato, tra le altre cose, il coordinatore delle indagini sul depistaggio di via D'Amelio (per tre poliziotti è arrivata la prescrizione del reato per calunnia mentre l'aggravante dell'agevolazione alla mafia è caduta) e quelle relative al paladino dell'antimafia Antonello Montante, condannato in via definitiva ma libero in attesa dell'incidente di esecuzione previsto a gennaio.
La nomina di Luciani rappresenta un riconoscimento per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata e rafforza l’organico della Procura trapanese in un territorio strategico per le indagini antimafia.