Ancora una volta rubati farmaci oncologici nella farmacia territoriale dell’ospedale di Lentini. A distanza di un anno, nonostante venga mantenuto il massimo riserbo da medici e personale interno, la notizia trapelata nelle ultime ore indica che dalla farmacia territoriale dell’ospedale di Lentini sarebbero state rubate medicine, tra cui quelle salvavita utilizzate per i pazienti oncologici.
Farmaci costosi, ritenuti dal Sistema sanitario nazionale indispensabili per curare patologie gravi. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che non siano stati riscontrati segni di effrazione alle porte di ingresso. I ladri, dopo essersi introdotti all’interno dei locali, hanno fatto man bassa di medicinali. Scattato l’allarme, sul posto le forze dell’ordine per avviare le indagini e cercare di capire a quanto potrebbe ammontare il danno, probabilmente ingente.
Il fatto non rappresenta un caso isolato, anche perché negli ultimi anni i furti di farmaci oncologici in strutture ospedaliere sono aumentati sensibilmente. La logica dietro questi furti è chiara: si tratta di medicinali costosi, spesso ad alte prestazioni, con rapido smaltimento sul mercato nero o in circuiti paralleli. È verosimile che dietro questi episodi ci siano vere e proprie organizzazioni criminali in grado di gestire la catena logistica, dallo stoccaggio refrigerato (quando necessario) alla distribuzione.
L’episodio ha suscitato forte preoccupazione e indignazione e solleva interrogativi sulla sicurezza nella struttura sanitaria, sull’efficacia dei protocolli di sorveglianza e sulle politiche di prevenzione del fenomeno. Il furto di farmaci, insieme a quelli che si stanno susseguendo nel parcheggio dell’ospedale ai danni di autovetture, è un fenomeno strutturale che richiede una risposta urgente e coordinata.