Nell’ambito dei controlli ambientali per la tutela del territorio, i Carabinieri della Stazione di Giarre, insieme al personale dello SPRESAL dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, hanno effettuato un’ispezione in un centro di autodemolizione attivo nel comune etneo.
Durante le verifiche sono emerse irregolarità nella gestione dei rifiuti speciali provenienti dallo smantellamento dei veicoli, non conformi alle autorizzazioni ambientali previste dalla normativa vigente.
I militari hanno individuato 65 carcasse di automobili già demolite ma non correttamente bonificate, poiché contenevano ancora cruscotti, tergicristalli, casse acustiche, rivestimenti interni, schiume, polveri e altri residui non riciclabili.
Tali materiali, indicati con il termine inglese “fluff”, costituiscono la frazione leggera dei rifiuti generati durante la demolizione: una miscela eterogenea che può includere sostanze inquinanti quali metalli pesanti, ritardanti di fiamma e residui oleosi.
Trattati insieme ai metalli, comprometterebbero la qualità del materiale riciclato e comporterebbero potenziali rischi per l’ambiente. Per questo motivo, prima della fase di abbattimento vera e propria, i centri autorizzati sono tenuti a rimuovere tutte le componenti che generano fluff, affinché l’intero processo rispetti i requisiti ambientali e gli obiettivi di recupero fissati dalle norme europee e nazionali.
Il titolare dell’attività, un 54enne residente a Giarre, non avrebbe effettuato tali rimozioni ed è stato denunciato per inosservanza delle prescrizioni relative alla gestione non autorizzata di rifiuti, ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
L’area destinata al deposito delle vetture è stata sottoposta a sequestro preventivo e all’uomo sono state impartite specifiche prescrizioni per il corretto smaltimento dei materiali sequestrati.