Il caso
Cataratta, dopo l’infezione all'occhio anche il distacco della retina
Alcuni pazienti hanno avuto pesanti ripercussioni alla vista. E dovranno sottoporsi ad altri interventi oculistici. Intanto le indagini vanno avanti per individuare le cause del cluster
Alcuni pazienti coinvolti nel cluster infettivo di enterococco fecale stanno avendo pesanti ripercussioni per la vista. L’occhio è stato contagiato dopo l’intervento di cataratta eseguito in un ambulatorio privato della zona di corso Italia. Almeno otto persone hanno presentato, tramite un avvocato, un esposto alla procura che ha aperto un fascicolo per lesioni. Da quanto risulta a La Sicilia, alcuni di questi pazienti hanno avuto il distacco della retina e dovranno subire altre operazioni.
Le indagini della procura stanno andando avanti. Il giorno in cui sono stati eseguiti quasi 30 interventi chirurgici è mercoledì 15 ottobre. Nella saletta d’attesa si sono tutti conosciuti; poi molti sono stati rioperati d’urgenza in un’altra clinica privata. È seguita una telefonata con cui è stato consigliato ai pazienti di andare immediatamente in ospedale: Policlinico, Garibaldi-Nesima, Cannizzaro, il centro di Vampolieri, Ragusa, Enna. Dai carabinieri del Nas si attendono gli esiti degli accertamenti che confluiranno nel fascicolo d’inchiesta sulla scrivania del procuratore aggiunto Agata Santonocito.
Nel frattempo sono emersi altri episodi collegati allo stesso centro privato e allo stesso chirurgo oculista risalenti al passato. È il caso di un uomo operato di cataratta lo scorso maggio che ha già subito altri tre interventi chirurgici. Qualche giorno fa, assistito dai legali del Codacons, ha depositato una denuncia. Un film uguale a quello che stanno vivendo i pazienti operati due settimane fa: invece del miglioramento atteso, l’uomo ha subito un distaccamento della retina, nonché una forte infiammazione che gli ha procurato dolore e vista completamente annebbiata. «La mia vita è cambiata completamente. Mi sono affidato alle cure con fiducia, e ora vivo ogni giorno con un disagio che non mi dà tregua — non è una crociata contro la medicina, ma una richiesta di verità. Quando un paziente subisce conseguenze tanto gravi, è doveroso capire se tutto sia stato fatto nel modo giusto». Il Codacons ha attivato un nuovo sportello denominato «Cataratta e diritti».
Sui casi di cataratta si sono attivati anche Acli Catania e Giustizia Srl (specializzata nella gestione di pratiche risarcitorie per malasanità e disservizi sanitari) che hanno aperto un canale straordinario di tutela e solidarietà gratuito per i pazienti e i loro familiari. Contatti: WhatsApp: 327 0889725, Email: giustiziasrl@gmail.com, Sito: www.giustiziasrl.com. «L’iniziativa nasce da un intento comune: offrire ai pazienti e alle loro famiglie un punto di riferimento umano e professionale, capace di fornire assistenza concreta e informazioni chiare sui propri diritti in un momento di grande incertezza e preoccupazione. In queste ore difficili è fondamentale non lasciare soli i pazienti e le loro famiglie», ha dichiarato in una nota un portavoce di Giustizia srl.

