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Mafia

Clan Santapaola: ecco le richieste di pena, oltre 170 anni di carcere per boss e soldati del Castello Ursino

Il troncone abbreviato dell'indagine Mercurio. La requisitoria della pm

Laura Distefano

05 Novembre 2025, 16:37

17:32

Clan Santapaola: ecco le richieste di pena, oltre 170 anni di carcere per boss e soldati del Castello Ursino

Sono oltre centottantacinque anni gli anni di carcere chiesti dalla pm Raffaella Vinciguerra per i 17 imputati che hanno optato per il rito abbreviato nell'inchiesta "Mercurio". Come già anticipato ieri da La Sicilia, il sostituto procuratore della Dda ha ribadito al gup Fabio Di Giacomo Barbagallo la richiesta di mandare a processo gli altri coinvolti nel troncone ordinario. Sono l'ex deputato regionale Giuseppe Castiglione, i due ex dipendenti Amts, Domenico Colombo e Giuseppe Coco, Matteo Marchese, ex consigliere comunale di Misterbianco, e l’ex sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale che sono accusati di voto di scambio politico-mafioso.

Le richieste in abbreviato vanno da due a venti anni di reclusione. La condanna più pesante è stata sollecitata per Ernesto Marletta, ritenuto il numero 1 del gruppo dei Santapaola-Ercolano del Castello Ursino: la pm ha chiesto per lui, imputato per voto di scambio, associazione mafiosa ed estorsione, 20 anni di reclusione. Per il pentito Rosario Bucolo, invece, chiesti 6 anni con il riconoscimento dell’attenuante della collaborazione, e 10 anni per il consigliere comunale di Ramacca, Salvatore Fornaro. Le altre richieste: Emanuele Bonaccorso undici anni e un mese di reclusione, Lorenzo Bucolo, un anno e quattro mesi, Rosario Bucolo sei anni, Antonino Della Vita undici anni e nove mesi, Domenico Di Gaetano dieci anni, Pierpaolo Luca Di Gaetano sedici anni e otto mesi, Vincenzo Fresta 12 anni, Salvatore Fornaro dieci anni, Ernesto Marletta venti anni, Salvatore Mendolia quattordici anni, Salvatore Mirabella sedici anni, Santo Missale sedici anni e otto mesi, Biagio Nicotra due anni, Pasquale Oliva sedici anni e otto mesi, Vincenzo Rizzo quattordici anni, Fabrizio Scuto quattro anni e Francesco Salvatore Strano due anni e otto mesi. Per Scuto ha chiesto il riconoscimento delle attenuanti equivalenti alle aggravanti in considerazioni delle ammissioni presentate in un memoriale