Al Giglio di Cefalù apre un ambulatorio per i noduli tiroidei indeterminati sono quelli per i quali l’esame citologico, ottenuto tramite agoaspirato, non consente di formulare una diagnosi certa di benignità o malignità.
“È il caso – spiega l’endocrinologa responsabile dell’ambulatorio, Stefania Marchisotta – delle proliferazioni follicolari della tiroide classificate come a basso rischio di malignità (Tir 3A) in cui, grazie allo studio di biologia molecolare, potremo identificare eventuali alterazioni geniche, presenti nei tumori maligni della tiroide.
Una diagnosi precoce – prosegue Marchisotta – evita la progressione della malattia consentendo un intervento chirurgico risolutivo quando il tumore ancora non ha dato segni di aggressività locale”.
“La biologia molecolare – afferma il responsabile dell’unità operativa di chirurgia endocrina, professore Luca Sessa – ci aiuterà ad avere ulteriori informazioni in grado di farci capire in quali pazienti il rischio dell’intervento chirurgico è giustificato”.
Il nuovo ambulatorio è integrato con l’unità di chirurgia endocrina e si avvale dei chirurghi Luca Sessa e Andrea Attard, dell’endocrinologa Stefania Marchisotta e dell’otorinolaringoiatra Francesco Cupido.
Per i prelievi destinati agli esami di biologia molecolare e alla citologia collaborano Maria Enza D’Ippolito, del laboratorio analisi, e Raffaele Genova, responsabile dell’anatomia patologica.
Per il direttore generale Giovanni Albano si tratta di “un ulteriore investimento dell’Istituto nell’ambito della ricerca scientifica e della terapia integrata della patologia tiroidea, per anni oggetto di viaggi fuori regione”.
In quattro anni di attività, la Chirurgia Endocrina ha eseguito oltre mille interventi su tiroide, paratiroidi e linfonodi cervicali, ottenendo l’accreditamento come Centro di Riferimento Regionale dalla SIUEC (Società Italiana Unitaria di EndocrinoChirurgia).
È inoltre il primo centro in Sicilia a partecipare al registro europeo delle patologie endocrine (Eurocrine).
“Il risultato ottenuto – conclude il presidente del Giglio, Victor Mario Di Maria – è il frutto di una visione multidisciplinare della medicina che coinvolge amministrazione e clinici di numerose branche specialistiche per una sanità proiettata all’eccellenza”.