Dall'incendio della caserma dei carabinieri agli atteggiamenti da gangster: chi è Giacomo Filaro, il ventenne accusato dell'omicidio di Giuseppe

Capizzi è sotto choc per la morte del 16enne Giuseppe Di Dio, ucciso per errore in un agguato avvenuto sabato sera in via Roma. Al centro della vicenda c’è Giacomo Frasconà Filaro, 20 anni, considerato il presunto autore dei colpi di pistola che hanno tolto la vita al ragazzo.

Dietro alla faccia di un ventenne apparentemente come tanti, si cela un percorso segnato dalla violenza e da numerosi precedenti penali. Solo poco tempo fa, Giacomo era agli arresti domiciliari. È stato segnalato dalle forze dell’ordine per aver dato fuoco alla caserma dei carabinieri di Capizzi, un gesto che aveva già fatto tremare la piccola comunità. Poco prima della sparatoria, la sua famiglia era stata sottoposta a controlli per sospetta detenzione illegale di armi.

Sabato sera, accompagnato dal padre Antonino, 48 anni, e dal fratello Mario, 18 anni, è arrivato al bar dove si trovavano molti giovani con una pistola dal numero di matricola abrasa. Giacomo era alla ricerca di un altro ragazzo con cui aveva avuto un diverbio, ma il proiettile ha colpito per errore Giuseppe Di Dio, studente dell’alberghiero di Troina, che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dopo aver sparato tre colpi, uno dei quali ha ucciso il 16enne, Giacomo e i familiari sono tornati a casa come se nulla fosse. Sono stati tutti fermati poco dopo dai carabinieri.