Soccorso in mare
Migranti, la ong Mediterranea salva 65 persone a largo della Libia: la maggior parte vengono dal Sudan, hanno segni di violenze subite
È l'esito di due diverse operazioni Sar: la prima ha riguardato un'imbarcazione in vetroresina a rischio naufragio, la seconda un gommone che stava per affondare
La nave della ong Mediterranea ha effettuato due soccorsi nella zona Sar libica, tra questa mattina e il primo pomeriggio, per un totale di 65 migranti: prima 37 a bordo di un’imbarcazione in vetroresina e poi altre 28. «Tra di loro ci sono numerosi minori non accompagnati e diverse donne - spiega il team di Mediterranea - La maggior parte sudanesi».
Il primo soccorso è avvenuto a circa 40 miglia al largo delle coste libiche, i migranti si trovavano su una imbarcazione in vetroresina sovraffollata a rischio naufragio, in acque internazionali. Gli altri 28, recuperati nel pomeriggio, erano su un gommone che stava per affondare, in mare da tre giorni senza più acqua potabile né cibo.
A bordo della nave Mediterranea stanno ricevendo le prime cure mediche. Tra di loro ci sono sei donne, di cui una in avanzato stato di gravidanza, e venti minori non accompagnati. Diversi i paesi di provenienza: Sudan e Sud Sudan, Somalia, Eritrea, Siria, Iran, Iraq, Egitto, Bangladesh e Pakistan. Molte persone soccorse portano su di sé i segni delle violenze e delle torture subite nei campi di prigionia in Libia.