Acireale
Sospeso il servizio di refezione scolastica
Decisione adotta dall'assessorato alla Pubblica Istruzione per via di una intossicazione collettiva registratasi giorni addietro: attivata l'autorefezione in attesa delle verifiche e possibile risoluzione del contratto
Il servizio di refezione scolastica è sospeso, a seguito dei recenti accadimenti che hanno visto protagonisti, loro malgrado, docenti e alunni di vari istituti. La decisione è stata adottata dall’assessorato alla Pubblica istruzione, nelle more che gli uffici competenti dell’Azienda sanitaria provinciale eseguano le verifiche di rito. Il provvedimento è legato a un fenomeno di intossicazione collettiva che si è registrato il 30 ottobre scorso e ha visto le vittime avere come comune denominatore la consumazione di un pasto della refezione scolastica.
Il Consiglio comunale si è occupato della vicenda, approvando una raccomandazione con primo firmatario il consigliere Rosario Scalia. L’Amministrazione, con in testa il sindaco Roberto Barbagallo, ha affrontato subito la questione e, al riguardo, il vicesindaco Valentina Pulvirenti, che detiene anche la delega alla Pubblica istruzione, ha osservato: «Abbiamo sempre segnalato le criticità relative al servizio di refezione alla ditta responsabile. A seguito dell'ultimo episodio, abbiamo richiesto un intervento degli organi competenti e, in attesa degli esiti, deciso di sospendere il servizio di refezione, in accordo con la ditta. Tuttavia, per garantire la continuità del servizio e limitare i disagi per bambini e famiglie, abbiamo concordato con i dirigenti scolastici di attivare l’autorefezione, in attesa che le verifiche degli organi competenti possano chiarire la vicenda e portare a soluzioni definitive».
L’azione dell’Amministrazione, ovviamente, deve viaggiare sui binari di un percorso di regolarità burocratica, in linea con gli auspici del consigliere Scalia e di quanti hanno aderito all’iniziativa: «All’esito degli accertamenti - scrive Scalia - qualora venisse accertata la correlazione tra malesseri manifestati dagli alunni e il cibo somministrato nell’occasione indicata, si chiede di avviare le procedure per la risoluzione del contratto per grave inadempimento a carico della ditta appaltatrice del servizio».