Nel Catanese
Centro scommesse sospeso per sette giorni a Caltagirone: era ritrovo di pregiudicati
I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone hanno apposto i sigilli, notificando al gestore il provvedimento emesso dal Questore di Catania
È stata sospesa per sette giorni dalla Polizia di Stato l’attività di un centro scommesse, ubicato in una delle vie principali di Caltagirone, in quanto era diventato un ritrovo abituale di pregiudicati, come emerso dai diversi controlli finalizzati ad accertare il rispetto delle norme in materia di pubblica sicurezza.
In questi casi, l’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) prevede la possibilità per l’Autorità di Pubblica Sicurezza di sospendere temporaneamente le autorizzazioni e le licenze delle attività commerciali a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.
I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone hanno apposto i sigilli, notificando al gestore il provvedimento emesso dal Questore di Catania.
Dal novembre dello scorso anno e fino a pochi giorni addietro, i poliziotti hanno effettuato una serie di verifiche durante le quali è stata constatata la costante presenza nel locale di diversi soggetti, noti alle forze di Polizia per diversi gravi precedenti.
In particolare, i poliziotti del Commissariato hanno identificato diversi pregiudicati con alle spalle precedenti per i reati di furto, spaccio di sostanze stupefacenti, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, truffa, porto d’armi o oggetti atti ad offendere. In un’occasione, due degli avventori sono stati segnalati in Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Pertanto, sulla base di quanto rilevato dai poliziotti, è stata disposta la chiusura del bar-centro scommesse per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art. 100 del TULPS che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.
La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione dissuasiva nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.