CALCIO E DISORDINI
Otto Daspo e obbligo di firma per tifosi del Catania dopo l'assalto alle balaustre dello Scida
Gli ultrà sono stati identificati, con la collaborazione della Questura di Catania, attraverso l’incrocio dei vari fotogrammi estrapolati dalle telecamere dello stadio
I tifosi etnei sugli spalti dello Scida il 17 agosto scorso
Il questore di Crotone, Renato Panvino, ha firmato otto provvedimenti di Daspo, con durate comprese tra uno e cinque anni, nei confronti di altrettanti sostenitori del Catania in relazione alla gara disputata il 17 agosto allo stadio Ezio Scida contro il Crotone, valida per la Coppa Italia di Serie C.
In una nota della Questura di Crotone si legge: “Al termine della partita, all’interno della curva loro assegnata, alcuni tifosi etnei, irridenti della presenza delle forze dell’ordine, si sono arrampicati sulle balaustre di delimitazione tra gli spalti e il terreno di gioco ed hanno minacciato i propri calciatori per ottenere le loro maglie, utilizzando la forza intimidatrice del gruppo e determinando una situazione di pericolo per la loro incolumità, quella degli altri spettatori, degli addetti al servizio di stewarding, dei calciatori e degli agenti della Polizia di Stato intervenuti per evitare un’invasione del campo.”
La stessa nota precisa: “I tifosi resisi responsabili delle condotte sono stati segnalati dalla Digos alla Procura della Repubblica di Crotone, dopo che sono stati identificati, con la collaborazione della Questura di Catania, attraverso l’incrocio dei vari fotogrammi estrapolati dalle telecamere dello stadio, consentendo di delineare le responsabilità di ciascuno.” Per quattro degli otto destinatari del Daspo è stato inoltre disposto l’obbligo di presentazione in Questura a Catania in coincidenza degli incontri della formazione etnea.