Attualità
Mare Jonio, processo al via. La difesa ha sollevato alcune eccezioni: "Illegali le intercettazioni"
Tra i presenti anche il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, che ha dato sostegno ai sei componenti dell'equipaggio che si trovano alla sbarra

Don Luigi Ciotti con tutti i protagonisti della vicenda questa mattina dinanzi al Tribunale di Ragusa
Al via davanti al Tribunale collegiale di Ragusa il processo nei confronti dei sei componenti della nave Mare Jonio dell’Ong Mediterranea Saving Humans, accusati di favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina per il soccorso di 27 naufraghi. I fatti risalgono all'11 settembre 2020, quando i migranti, che da 38 giorni si trovavano a bordo della petroliera danese Maersk Etienne al largo delle isole maltesi, furono assistiti dal team dell’Ong e poi fatti sbarcare a Pozzallo. L’Etienne aveva soccorso i migranti fuggiti dalla Libia il 5 agosto, mentre stavano affondando in acque internazionali. Secondo la difesa tre mesi dopo, Mediterranea ricevette una donazione dalla compagnia della nave, Maersk Tankers. Per la Procura di Ragusa, invece, il salvataggio avvenne a scopo di lucro. Gli avvocati difensori degli imputati, Serena Romano e Fabio Lanfranca, hanno presentato una serie di eccezioni. Il pubblico ministero Santo Fornasier ha chiesto un termine per esaminarle. Il Tribunale (presidente Elio Manenti, a latere Giovanni La Terra e Francesca Aprile) ha aggiornato i lavori al 13 gennaio per sentire la replica dell'accusa e decidere sulle eccezioni. La difesa ha ribadito in aula di non avere mai avuto accesso a tutte le intercettazioni tra cui alcune vietate dalla legge perché avrebbero coinvolto i difensori, ministri di culto tra cui anche vescovi e parlamentari ed hanno chiesto anche la nullità della costituzione di parte civile del ministero dell'Interno avvenuta a loro giudizio in modo tardivo a firma del sottosegretario Mantovano.
Presenti in aula a sostegno degli imputati il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, e una delegazione della Cgil guidata dal segretario regionale Alfio Mannino. C'era anche il segretario generale di Ragusa Giuseppe Roccuzzo. Sotto processo ci sono Pietro Marrone come comandante a settembre del 2020 della nave Mare Jonio, Alessandro Metz, legale rappresentante della Idra Social Shipping (società armatrice), Giuseppe Caccia vice presidente del Cda della Idra e capo spedizione, Luca Casarini dipendente della società – ma che gli inquirenti ritengono esserne amministratore di fatto – Agnese Colpani, medico e Fabrizio Gatti, soccorritore. Stralciata la posizione di Georgios Apostolopoulos che viene indicato come tecnico a bordo. L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Ragusa, Squadra mobile e Capitaneria di porto.